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Vittoria Valzania alla Denim Première Vision: l’artigianato sostenibile e di qualità a Milano

Sarà durante la prossima edizione, il 5 e 6 giugno 2024 presso il SUPERSTUDIO PIÙ a  Milano, che verrà svelata in anteprima la creazione del Maestro Artigiano Vittoria Valzania.
Intitolata L’incanto sostenibile del Giglio Rigenerato, l’opera è una fedele riproduzione del rinomato giglio fiorentino, rappresentando il culmine dell’artigianato e, simultaneamente, un impegno per la sostenibilità ambientale. La peculiarità infatti, risiede nella realizzazione del giglio: ogni dettaglio è stato eseguito utilizzando esclusivamente ritagli di denim e materiali riciclati.
Quest’opera d’arte eccezionale dunque, non solo incarna la bellezza intrinseca del  simbolo di Firenze, ma sottolinea anche l’importanza della creatività artigianale. Vittoria Valzania sarà alla Denim Première Vision per presentare l’intrigante storia dietro la creazione del giglio fiorentino nella Daylight Talk Area del Superstudio Più, mercoledì 5 giugno alle 15.30.

Denim Première Vision: una finestra sul mondo del denim

Dal suo lancio nel 2007, Denim Première Vision si è affermato come un evento pionieristico, unificante e trainante per la comunità internazionale del denim. Ogni stagione, e per oltre un decennio, lo show si è costantemente reinventato per soddisfare al meglio le esigenze di un’industria versatile. Una comunità che va dai produttori industriali agli artigiani: che provengano dall’Europa, dalla Turchia o dall’Asia, il loro know-how è sempre affascinante e con prodotti di altissima qualità. Gli eventi della Denim Première Vision toccano le più importanti città europee della moda: Parigi, Milano, Londra, Berlino, promuovendo la connessione tra le persone e l’arrivo di prodotti sempre più creativi, innovativi e sostenibili! Al centro degli argomenti trattati durante le edizioni, infatti, c’è la sostenibilità ambientale: che si tratti di selezioni di prodotti, del programma delle conferenze o dei seminari dedicati, è sempre parte centrale della discussione.

Ailen Pasos, 29/05/2024

Immagine tratta dal video di Yuri Ancarari ‘Il Capo’

L’8 e il 9 giugno si terrà a Carrara uno degli eventi artistici più attesi dell’anno. Vedremo infatti la città in festa, aprirsi per presentare la produzione realizzata nell’ultimo anno da tutti gli atelier della zona. Recentemente eletta città creativa UNESCO, Carrara si posiziona fra i più importanti luoghi d’arte della nostra penisola e del mondo, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto laboratoriale. Il 30% della popolazione infatti, è costituita da artisti di provenienza italiana e internazionale. Si tratta di un luogo dalla storia tanto antica quanto incredibile. Michelangelo visitava il sito per scegliere personalmente i pezzi di marmo da utilizzare per le proprie sculture e artisti di fama internazionale continuano a rifornirsi qui ancora oggi. Ricordiamo Jago, fra i pochi rimasti a curare personalmente i dettagli delle sue opere in marmo, una fra tutte l’opera Pelle. Fabio Viale, che ha scelto qui il pezzo che gli ha permesso di realizzare una delle sue opere più incredibili: Ahgalla, una barca realizzata in marmo che ha navigato nelle acque del Tevere di Roma e poi anche a Mosca nel lago di Gorkij Park. E poi ancora altri internazionali, fra cui Damien Hirst, che in una recente personale alla Gagosian di Roma chiamata Forgiving and Forgetting ha utilizzato questo marmo bianco a fianco del marmo rosa portoghese, per realizzare le sue gigantesche chimere. Interessante notare come non si tratti solo di un ambiente favorevole alla scultura. Nel video dell’artista Yuri Ancarani (https://www.youtube.com/watch?v=du9_Kn2y2VA), ci viene presentato un capo mastro del cantiere mentre dirige i lavori nella cava, con la stessa maestria di un direttore d’orchestra. 

In mezzo alle Alpi Apuane, Carrara è una città magica che offre l’occasione di vistare più di 100 studi artistici, atelier, laboratori e spazi espositivi. Dopo le ore 20 di ogni giorno si terranno eventi collaterali, talk e performance in giro per la città. Gli atelier visitabili si snodano in un percorso che va dal mare alla montagna, attraversando 500 anni di storia. L’inaugurazione si terrà il 7 giugno in piazza Duomo alle 18.30.

Arianna Piccoli  29/05/2024

Exister 2024 nella sua 17° edizione si presenta vivace e trasformativa, ed è proprio nel centro di Milano

Preferisce definirla una stagione di danza più che un festival, Annamaria Odetti, questa rassegna di appuntamenti che dal 22 al 26 maggio 2024 avranno luogo al Teatro Fontana di Milano. La codirettrice di DANCEHAUSpiù, (ente promotore) insieme a Matteo Bittante e Susanna Beltrami afferma infatti che:
“Dalla sua nascita questa rassegna ha avuto l’obiettivo di dare una panoramica sulle diverse sfaccettature che la contemporaneità rivela… Exister non ha mai avuto un tema verticale, ma uno sviluppo orizzontale negli anni mantenendo integra la curiosità degli esploratori…il desiderio di vedere danze diverse e un modo diverso di esistere.”
Si comincia il 22 maggio con Chiara Ameglio e Matteo Bittante. Il primo spettacolo: Ave Monstrum indaga il tema del perturbante, chiedendosi infine: quanto ci può far paura essere straordinari, prodigiosi, mostruosamente unici?
Poi in Bromantica, il coreografo presenta in antitesi ad un mondo in guerra, la bellezza, la pace e l’armonia che si manifestano attraverso la danza come una possibile soluzione e rifugio.
Giovedì 23 maggio in scena Asmed Balletto di Sardegna e Zawirowania Dance Theatre. Nel primo spettacolo Oscure luminescenze, si indaga il cerchio, percorso perfetto che caratterizza la vita agiata. Si presenta l’inquietudine, che irrompe nel quotidiano creando delle nuove possibilità vitali, insperati approdi. Nella seconda rappresentazione ATSU, di Magdalena Wójcik e Stefano Otoyo, sul palco un massaggio shiatsu diventa coreografia atta a scardinare la scatola mentale entro la quale tendiamo a rinchiuderci.
Il 24 maggio si vedranno in scena Pablo Girolami e Virginia Spallarossa con uno spettacolo: Selective Breeding, che indaga il rapporto tra uomo e consumismo. In Pink Lady, partendo dalle teorie sul post-umanesimo della filosofa Rosy Braidotti verranno presentate Aracne – la Superba, Circe – la Maga, Penelope – l’Astuta; una triade femminile dell’essere moderno in cui si incarna la donna consapevole in chi e cosa voler divenire.
Il 25 maggio è il turno della rievocazione storica con Stella, della compagnia di Vicenza, Naturalis Labor in scena con la nuova creazione di Luciano Padovani, nel quale la performance avrà come protagonisti gli anni del desiderio e del piombo, in un frammento danzato di Italia repubblicana.
La chiusura il 26 maggio con ULTRA di Nicola Galli, nel quale gli spettatori verranno spinti a immaginarsi ultra-umani, in connessione profonda e simbiotica con il mondo fin nei suoi più piccoli microrganismi che abitano il sottosuolo.

Arianna Piccoli  21/5/2024

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