Interviste

Chi sei tu? Chi sono io? Domande che, come la luce intermittente di un faro, si presentano nella mente dell’uomo contemporaneo, la cui vita si muove sempre incerta e desiderosa di approdare in quell’unico luogo che può chiamare, finalmente, casa. È un incontro-scontro con la difficile realtà che costringe alla fuga, all’abbandono e alla separazione: quei, cosiddetti “viaggi della speranza” che ogni giorno trasportano, pericolosamente, anime in cerca di libertà. Prendendo le mosse dal mito di Enea – forse primo vero simbolo del profugo – e di Ero e Leandro – i due amanti “condannati” all’impossibilità dell’unione – lo spettacolo…

“La vita ferma. Sguardi sul dolore del ricordo” – in scena al Teatro India di Roma dal 3 al 14 maggio – è uno spettacolo in tre atti che affronta la perdita, il dolore e il ricordo. Tra traslochi, primi incontri, sale d'attesa e abiti a fiori, si intrecciano le vicende di tre protagonisti (padre, madre e figlia) alle prese con il superamento – difficile e complesso – del lutto. Recensito ha incontrato i tre interpreti (Riccardo Goretti, Alice Redini e Simona Senzacqua) e l'autrice Lucia Calamaro. Lucia Calamaro, drammaturga e regista romana, ha vissuto e si è formata tra…

“La vita ferma. Sguardi sul dolore del ricordo” – in scena al Teatro India di Roma dal 3 al 14 maggio – è uno spettacolo in tre atti che affronta la perdita, il dolore e il ricordo. Tra traslochi, primi incontri, sale d'attesa e abiti a fiori, si intrecciano le vicende di tre protagonisti (padre, madre e figlia) alle prese con il superamento – difficile e complesso – del lutto. Recensito ha incontrato i tre interpreti (Riccardo Goretti, Alice Redini e Simona Senzacqua) e l'autrice Lucia Calamaro. Simona Senzacqua, che in “La vita ferma” interpreta la madre, lavora per il…

“La vita ferma. Sguardi sul dolore del ricordo” – in scena al Teatro India di Roma dal 3 al 14 maggio – è uno spettacolo in tre atti che affronta la perdita, il dolore e il ricordo. Tra traslochi, primi incontri, sale d'attesa e abiti a fiori, si intrecciano le vicende di tre protagonisti (padre, madre e figlia) alle prese con il superamento – difficile e complesso – del lutto. Recensito ha incontrato i tre interpreti (Riccardo Goretti, Alice Redini e Simona Senzacqua) e l'autrice Lucia Calamaro. Alice Francesca Redini - si diploma presso l'Accademia dei Filodrammatici di Milano - prima dell'incontro…

Recensito ha incontrato l’attore Paolo Triestino, interprete e regista dello spettacolo “Eppur mi son scordato di me”, scritto da Gianni Clementi e in scena al Teatro Vittoria fino al 14 maggio. Un viaggio nel tempo sulle note di Lucio Battisti, per tornare alla giovinezza, alle sue gioie semplici, alle sue delusioni che sembrano insormontabili, ma senza inciampare nella nostalgia. La parte musicale è una componente fondamentale dello spettacolo e serve a riannodare il passato e il presente del protagonista. La scelta di affidare a Lucio Battisti questo “compito” si ricollega a un suo vissuto personale?"Lucio Battisti era il cantante preferito…

Attore, scrittore e drammaturgo, Riccardo Goretti divide la sua carriera tra teatro, cinema e letteratura. Muove i primi passi a teatro nel 2002 con la compagnia NATA e successivamente con Gli Omini, per poi passare a produzioni teatrali proprie come "Annunziata detta Nancy" o "Gobbo a mattoni", recita nel film "Sogni di gloria" e nel 2014 pubblica il libro "That's all, Folks!". Recensito lo incontra dopo averlo visto in sena ne "La vita ferma", opera di Lucia Calamaro, dove è il protagonista. Classe 1979, casentinese di nascita, sei uno scrittore, regista, drammaturgo e attore di teatro. Com'è nata la tua passione…

Gianni Clementi: “il segreto sta nel creare l’empatia con il pubblico e io lo faccio attraverso una comicità brillante, mai fine a se stessa” Roma - “Eppur mi son scordato di me”, che dal 10 al 14 maggio sarà sul palcoscenico del teatro Vittoria di Roma, è l’opera di Gianni Clementi, diretta e interpretata da Paolo Triestino. Non è un testo qualsiasi ma lo specchio di due generazioni, quella di ieri e di oggi; è una colonna sonora leggera e divertente come quella del protagonista Antonio che, da “personale”, diventa “collettiva” perché racconta una parte di noi, dei nostri dolori,…
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Cos’è la tolleranza? Un concetto negativo, non certo un sinonimo di libertà religiosa, che nasce dalla intollerabilità sociale e politica del conflitto di carattere teologico:…