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Teatro

"Una vita da differenziati": dalle psicosi al sogno di una vita migliore
Oggetti abbandonati e trovati per caso trascinano i protagonisti di “Una vita da differenziati”, commedia scritta e diretta da Stefano Fabrizi, in vite immaginarie sempre nuove e avventurose.Lo spettacolo, in scena al Teatro de’ Servi a Roma fino al 2 aprile, racconta l’emarginazione, la miseria e le psicosi di quattro ragazzi che condividono abusivamente un seminterrato fatiscente in periferia.Per sfuggire alla realtà e alle frustrazioni sono soliti raccogliere e accumulare i rifiuti in cui si imbattono per strada riempiendo il posto in cui vivono di stracci e aggeggi di dubbia provenienza. L’arte del “riciclo” amplifica le loro ossessioni e la…
“Non c’è amore senza dolore” L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico porta in scena Fassbinder
“Non c’è amore senza dolore”. È questo il fil rouge della trilogia di spettacoli presentati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico.Carmelo Alù, Raffaele Bartoli e Federico Gagliardi sono i tre allievi registi del III anno che hanno ideato e diretto, sotto la guida del M° Arturo Cirillo, un accuratissimo studio su Rainer Werner Fassbinder, il regista tedesco famoso per la sua capacità di parlare con grande sensibilità della Germania nazista e post nazista. Il progetto, oltre ai tre allievi del corso di Regia, ha coinvolto l´intera classe di Recitazione del III anno e si avvale della partecipazione di tre attrici…
“Il Canto Della Rosa Bianca”: la forza della parola va in scena al Doit Festival
«Fate resistenza passiva, resistenza ovunque vi troviate; impedite che questa atea macchina da guerra continui a funzionare, prima che le città diventino un cumulo di macerie (...). Non dimenticate che ogni popolo merita il governo che tollera!».In quel regno immerso nel sonno che era la Germania nazista, tra il ’42 e il ’43, un gruppo di studenti dell’Università di Monaco improvvisamente si risveglia, dando inizio a quella presa di coscienza culturale e morale, esperienza unica e straordinaria nella resistenza tedesca, che va sotto il nome di ‘Die Weisse Rose’, la Rosa Bianca.In due serate, il 21 e il 22 marzo,…
Quando diremo “Ciao” a Veltroni?
FIRENZE – Doveva andare in Africa a fare volontariato una volta lasciata la politica. Del Walter Veltroni sindaco di Roma si ricordano più le sue continue e infinite foto con Totti, che ha pure sposato, che i provvedimenti presi per la città. No, invece l'approvazione del nuovo piano regolatore che ha permesso ai costruttori edili di edificare settanta milioni di metri cubo di cemento ce la ricordiamo. Alemanno sostenne che Walter aveva lasciato il debito pubblico della Capitale ad 8 miliardi di euro. Ma anche la Notte bianca e la Festa del Cinema. Luccichini quando i problemi veri di Roma…
Al Teatro dei Conciatori un caleidoscopio di “Amori proibiti”
Sono accompagnati dalle dolci e malinconiche melodie del violoncello e della chitarra, suonate dal vivo da “Ecovanavoce”, gli “Amori proibiti” di Michele Suozzo , in scena al Teatro dei Conciatori.Una piattaforma roteante, come una vorticosa giostra dei tormenti, ci presenta i protagonisti di questi sentimenti dolorosi, impossibili, errati, fuori legge, contro natura, conducendoci nella spirale dei loro stati d’animo.Si va dall’amore incestuoso, narrato nelle Metamorfosi di Ovidio, di Mirra per suo padre Ciniro, la quale si lascia andare ad amplessi proibiti che, tra sensi di colpa e passioni irrefrenabili, portano alla nascita di Adone; a quello delirante, allucinato , ed…
“Love Me Tinder, Hate Me True”: il primo appuntamento di uno spettatore voyeur
Al centro della scena un cubo, chiuso ma non troppo: perché sulle pareti ci sono molti spiragli, trasparenze, oblò da cui si intravede una donna seduta in poltrona. Aspetta, è un po’ impaziente. Nell’aria si propagano le note di velluto di “Amandoti” dei CCCP e le luci si spengono. Si riaccendono: nella camera-cubo è entrato anche un uomo. Inizia così “Love Me Tinder, Hate Me True”, spettacolo di e con Mauro Fanoni e Alessandra Flamini che ha debuttato lo scorso 17 marzo al teatro Mr Kaos.Una commedia brillante che annienta la visione frontale del palco e riscrive un modo nuovo…
"Alkestis 2.1": genio e sregolatezza
“Le velleità aiutano a dormire”, canta una delle band indie romane per eccellenza, i Cani. Si potrebbe replicare “non sempre”, perché a volte feriscono. È il caso di “Alkestis 2.1”, del regista Johannes Bramante. L’Alcesti di Euripide è un pretesto per rendere soggetto il senso di abnegazione estrema per un ideale e farvi un dramma della contemporaneità. Il pubblico si siede da ogni lato della scena, ne partecipa secondo una prospettiva diversa, come se lo studio fotografico, che è l’ambiente costruito per la pièce, coinvolgesse tutto lo spazio teatrale delle Carrozzerie n.o.t., una factory di creatività in cui questa finzione…

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