Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

Napoli Teatro Festival Italia 2018: presentata l'undicesima edizione

Ben 34 giorni di programmazione effettiva, 85 compagnie nazionali e internazionali, 160 recite complessive: sono questi i numeri del prossimo Napoli Teatro Festival Italia che si svolgerà nel capoluogo campano tra l'8 giugno e il 10 luglio. La conferenza stampa, svoltasi lo scorso 14 febbraio nel Teatrino di Corte di Palazzo Reale, conferma la presenza del Festival partenopeo tra le realtà più significative del panorama internazionale. L'undicesima edizione, organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Luigi Grispello, è la seconda diretta da Ruggero Cappuccio, ed intende inserirsi in una ricongiunzione organica tra le arti della scena realizzata in undici diverse sezioni.
La lunghissima edizione presenterà 55 titoli di prosa, di cui 9 nella SEZIONE INTERNAZIONALE costruita attorno alle figure di Declan Donnellan (con "Périclès, Prince de Tyr" di William Shakespeare al Teatro Ntfi IsabelleHuppert phCaroleBellaichePoliteama l'11 e 12 giugno), Isabelle Huppert (in "L'amant" di Marguerite Duras al Teatro di San Carlo l'11 giugno), Rabih Mroué (con "Sand in the eyes", sulla propaganda e sui metodi di reclutamento degli estremisti islamici, al Teatro Trianon Viviani il 13 giugno) e Thierry Collet (con "Dans la peau d'un magicien", che racconta il mondo interiore di un prestigiatore, alla Galleria Toledo il 14 e 15 giugno). La sezione prosegue con "Brodsky/Baryshnikov", omaggio di Mikhaïl Baryshnikov alla poesia di Joseph Brodsky, al Teatro Politeama il 28 e 29 giugno e "Clown 2 ½" uno spettacolo del Theater an der Ruhr, per la regia di Roberto Ciulli in cui si guarda al mondo ed alle sue contraddizioni attraverso gli occhi di un clown, al Teatro Trianon Viviani l'1 luglio. Saranno invece tre gli spettacoli dedicati al regista e drammaturgo svedese Ingmar Bergman in occasione del centenario della nascita: si inizia con "Private confessions" nell'adattamento e regia di Liv Ullmann, al Teatro Politeama il 17 e 18 giugno; seguono in contemporanea il 3 e 4 luglio, "Scene da un matrimonio" per la regia di Andrej Konchalovskij al Teatro Mercadante, e "Scènes de la vie conjugale" con Laetitia Casta e Raphaël Personnaz per la regia di Safy Nebbou, al Teatro Politeama.
Ntfi MikhailBaryshnikov phJanisDeinatsSi preannuncia poi ricchissima la SEZIONE ITALIANA: tra i tanti titoli proposti, si segnalano: "Medea per me" di e con Lina Sastri, "Afghanistan" di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, "Il seme della tempesta" per la regia di Cesare Ronconi con Mariangela Gualtieri, "Who is the King?" un progetto su Shakespeare di Lino Musella, Andrea Baracco, Paolo Mazzarelli; e ancora, "Sei" adattamento da Pirandello di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, "Si nota all'imbrunire" di Lucia Calamaro con Silvio Orlando, "Storia di un'amicizia" di Fanny e Alexander tratto da L'Amica geniale di Elena Ferrante, "Dante Alighieri. Fedeli d'amore" di e con Ermanna Montanari e Marco Martinelli, "Onde" di Elena Bucci liberamente ispirato alle opere e alle vite di Virginia Woolf e Katherine Mansfield, "Sotto il Vesuvio niente" di Pasquale De Cristofaro e Peppe Lanzetta, "Operetta 2" rilettura di Camus per la regia di Renato Carpentieri, "Abitare la battaglia (conseguenze del Macbeth)" regia di Pierpaolo Sepe, "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare un progetto di Roberto Roberto per la regia di Michele Schiano Di Cola, "Barry Lindon" (memorie)" di Giancarlo Sepe, "Edoardo II" da Christopher Marlowe per la regia di Laura Angiulli. A questi si aggiungono quelli dei DEBUTTI IN REGIONE di "Come i pianeti con il sole (Leggende d'oro, la vita dei Santi)" drammaturgia e regia di Peppe Fonzo, "Canto degli esclusi" concertato a due per Alda Merini con Alessio Boni e Marcello Prayer, "Di un Ulisse, di una Penelope" di Marilena Lucente con Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli, "Moby Dick" nella lettura di Alessandro Preziosi, "Il Cantico dei Cantici e altre storie" di e con Luca Zingaretti.
Per la SEZIONE OSSERVATORIO, invece, in programma le regie di Lorenzo Salveti, Antonio Piccolo, Giovanni Meola, Francesca Muoio, Adriana Follieri, Gabriele Russo, Carmine Borrino, Tommaso Tuzzoli, Enzo Marangelo, Silvio Peroni, Fabio Pisano, oltre agli spettacoli realizzati dai giovani allievi delle scuole di Teatro del territorio.
Lo sconfinato programma del Festival continua con la sezione DANZA, che accoglie 8 titoli con produzioni di diversi Paesi (Italia, Tunisia, Libano, Francia, Argentina, Belgio, Inghilterra) e presenterà, tra gli altri,Ntfi RuggeroCappuccio FotoSalvatorePastore 1H "Tomorrowland" creazione e interpretazione di Annabelle Chambon, Cédric Charron, Jean-Emmanuel Belot, "Paradise lost (lies unopened beside me)" di Lost Dog, ideazione, regia e interpretazione di Ben Duke e "Wakan - la terra divorata" creazione e interpretazione di Gilles. Vasta anche la sezione MUSICA, che prevede 8 concerti in vari spazi della città - come il Cortile d'Onore di Palazzo Ducale e il Teatro Diana - e della regione, con serate al Duomo di Salerno, all'Abbazia di Mercogliano, al Duomo di Amalfi e alla Reggia di Caserta. Tra gli spettacoli previsti, il concerto dei Foja (al Cortile d'Onore di Palazzo Reale il 10 giugno) e, a seguire, "La voix humaine" di Francis Poulenc, soprano Leona Peleskova, pianoforte Julian Smith, regia di Riccardo Canessa (al Teatro Diana il 19 giugno); il Beggar's Theatre in concerto a cura di Mariano Bauduin (al Cortile d'Onore di Palazzo Reale il 29 giugno), e Andrea Bonioli 4tet e Javier Girotto (al Cortile d'Onore di Palazzo Reale il 2 luglio).
Prevista, poi, la sezione SPORTOPERA a cura di Claudio Di Palma, che racconta tra mostre, incontri, proiezioni e spettacoli della passione dei grandi scrittori per il tema dell'agòne, dal 18 al 28 giugno al Teatro Sannazaro di Napoli. Dalle INSTALLAZIONI/VIDEO/PERFORMANCE (con "Food distribution - della guerra e del turismo" installazione di luci in strada a cura di Davide Scognamiglio e Daniele Ciprì, con "On my great grandfather steps" la mostra/installazione dal progetto "Ellis Island" di Igor Maurizio Meta, quella sul "Futurismo" di Domenico Mennillo, quella fotografica "Sahara te quiero" a cura di Romeo Civilli), si passa alle MOSTRE (con 8 esposizioni dedicate, ad esempio, a Patroni Griffi, Tomasi di Lampedusa, Tina Pica, Mario Martone e Teatri Uniti), al CINEMA (con 10 serate a Palazzo Reale dedicate a Vittorio De Sica), alla sezione dedicata alla LETTERATURA (intitolata "Qui", a cura di Silvio Perrella in programma a Villa Pignatelli dal 13 al 23 giugno) ed infine alla sezione PROGETTI SPECIALI che propone il "Napoli Strit Festival", una réunion degli artisti di strada ideata da Ettore De Lorenzo nel Centro Storico di Napoli, l'8 e 9 giugno, e il "Mercato dell'arte e della civiltà", una maratona - indagine in 12 ore sul teatro contemporaneo a cura di Davide Sacco, il 17 giugno a Santa Fede Liberata nel Centro Antico.
La decima sezione in programma è quella particolarmente significativa dei LABORATORI, che sintetizza uno degli elementi principali del Napoli Teatro Festival: il rapporto tra i Maestri e i giovani talenti, un incontro tra linguaggi e generazioni. Durante tutta la programmazione, dall'8 giugno al 10 luglio, si attiveranno in Campania 14 laboratori sulle arti sceniche riservati a 600 attori under 35 che potranno confrontarsi, tra gli altri, con Eimuntas Nekrosius, Tomi Janežič, Ben Duke e Annabelle Chambon.
Continua, poi, la collaborazione del Festival con Mimmo Paladino, artista che progetta nuovamente l'immagine, il catalogo e i materiali promozionali, che diventano così oggetti d'arte, oltre che elementi informativi. Significativa la costituzione della Casa del Festival presso il Palazzo Reale di Napoli, dove saranno ospitate proiezioni, incontri, spettacoli, mostre e concerti. Nel suo Giardino Romantico sarà allestito lo spazio del Dopofestival che accoglierà un bookshop ed uno spazio ristoro, oltre a presentare un'ulteriore programmazione parallela tra musica e cinema. L'obiettivo, come sempre, è quello di perseguire attraverso il Festival la valorizzazione dei beni architettonici e paesaggistici della Campania. Il Napoli Teatro Festival Italia si pone infatti come organismo di crescita culturale e sociale e favorirà dunque la partecipazione del pubblico attraverso un'oculata politica dei prezzi con biglietti popolari (tra 5 e 8 euro) e agevolazioni per le fasce più deboli. Proseguirà anche la sua azione a sostegno delle associazioni, dei volontari, delle cooperative sociali che operano sul territorio, concertando con esse azioni concrete come il crowdfunding che quest'anno sosterrà la Fondazione Pascale.

Pasquale Pota 18/02/2018

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM