"Kotoko" vincitore del Premio Orizzonti
"Kotoko", film del regista giapponese Tsukamoto Shinya ha ricevuto il Premio Orizzonti alla 68° Mostra del cinema di Venezia come miglior lungometraggio. La giuria presieduta da Jia Zhangke e composta da Stuart Comer, Odile Decq, Marianne Khoury, Jacopo Quadri lo ha scelto perché “Il film si muove liberamente tra diversi generi per creare una potente rappresentazione della fragile condizione psicologica di una donna, una meditazione profondamente sconvolgente sulla solitudine e sull’esperienza urbana contemporanea. Shinya Tsukamoto ha prodotto un linguaggio visivo di incredibile impatto per penetrare nella mente della sua protagonista”.
Kotoko, interpretata dalla cantautrice Cocco, è una madre affetta da depressione: la donna vede di ogni persona due immagini, una positiva e una negativa. Sentendosi inadeguata nel prendersi cura del figlio e per questo colpita da un esaurimento nervoso, verrà accusata di abusi sul bambino e privata dello stesso. Unici momenti di "normalità", in cui le è possibile vedere un solo mondo, sono quelli in cui canta. Conosciuto un uomo, incantato dalla sua voce, inizia una storia con lo stesso di breve durata. Nel frattempo riottiene la custodia del bambino, ma le sue visioni doppie diverranno talmente intense da portare a un suggestivo epilogo.
Gli altri premi assegnati all'interno della sezione, volta ad esplorare i modi del cinema contemporaneo all'incrocio con gli altri linguaggi espressivi, sono stati: il Premio speciale della giuria al lungometraggio "Whores' Glory" di Michael Glawogger; il Premio Orizzonti Cortometraggio a "In attesa dell'Avvento" di Felice D'Agostino e Arturo Lavorato; il Premio Orizzonti Mediometraggio a "Accidentes gloriosos" di Mauro Andrizzi e Marcus Lindeen e infine il Venice short film nominee for the european film awards a "Hypercrisis" di Josef Dabernig.
(Caterina Martucci)
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