"John’s Gone": in concorso a Venezia il nuovo corto dei fratelli Safdie
21 minuti di immagini bluastre e disorientanti delle quali non è facile trovare il significato. E infatti non c’è. E’ giusto che sia il disorientamento una delle sensazioni che ci restano dentro alla fine della visione, lo stesso del protagonista e dei suoi “clienti”. Ed è giusto che quell’aura blu-verde che caratterizza la pellicola ci entri sotto pelle come un’iniezione, un colore freddo e ivasivo che penetra e raggela gli animi.
Con “John’s Gone”, Josh e Benny Safdie, hanno di nuovo saputo farci viaggiare in modo disincantato e critico nella quotidianità newyorkese, dove la gente si sente sola e il web la fa da protagonista.
Autori americani di cinema di strada, i giovanissimi fratelli hanno girato il corto interamente con la telecamera del padre che crea riprese traballanti e a tratti sfocate, metafora dell’instabilità di John, dell’impossibilità a capire le sue mosse e della confusione dei nostri giorni.
(Chiara Scovacricchi)
Libro della settimana
-
"Niente come prima": il romanzo d'esordio di Mangiasogni è da maggio disponibile nelle librerie italiane. I protagonisti sono i giovani schiacciati dal peso di un futuro incerto
"Edoardo ha 25 anni e il lavoro che i suoi genitori sognavano per lui in una grande multinazionale. Ogni mattina lascia la stanza in affitto…