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I vincitori del Film Festival Internazionale di Milano

Arriva a concludersi con successo e apprezzamento di pubblico la VII edizione del MIFF 2007, i cui vincitori sono stati eletti durante la serata di gala di domenica 1 aprile.

La kermesse cinematografica di Milano, dedicata ai film indipendenti e internazionali, ha visto trionfare come MIGLIOR FILM "Finchè nozze non ci separino", il primo lungometraggio della giovane regista Julie Lipinski che ha ritirato il premio, che tramite le equivoche trame amorose dei protagonisti esplora con coscienza  la vita coniugale; come MIGLIOR REGIA Hilary Brougher per "Stephanie Daley", dramma su una difficile maternità; come MIGLIOR SCENEGGIATURA Julie Lipinski e Laurent Tiraro per "Finchè nozze non ci separino"; come MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE Andrea Riva (che ha ritirato il premio) per "Gli Arcangeli" di Simone Scafidi, un viaggio nell'amore e nella follia più estreme attraversando un tormentato rapporto col divino; come MIGLIOR INTERPRETAZIONE FEMMINILE c'è stato un ex equo per le incisive interpretazioni di Maggie Gyllenhaal per "Sherrybaby" di Laurie Callyer e Veronica Echegui per "Yo soi la Juani" di Bigas Luna.

Per la MIGLIOR FOTOGRAFIA è stato premiato Pierre Gill per  il lungometraggio "The Rocket" di Charles Binamé, come MIGLIOR SCENOGRAFIA Amedeo Fago per "The Moon and the star" di John Irvin, come MIGLIOR MUSICA/SOUND DESIGN Luis De Val per "Yo soi la Juani", per il MIGLIOR MONTAGGIO trionfa Toby Yates per il lungometraggio "The Moon and the star", ambientato a Roma negli anni '40.

Per la sezione MIGLIOR CORTOMETRAGGIO vince "Fair trade" di Michael Dreher ( ha ritirato il premio il direttore della fotografia Ian Blumers) che narra una delle tante storie che accadono nel varco tra l'Europa e quello che chiamiamo "Terzo mondo.

Come MIGLIOR DOCUMENTARIO si impone vincitore "Centravanti Nato" di Gian Claudio Guiducci, in cui Carlo Petrini ripercorre i principali momenti  della sua vita e della sua carriera sportiva.

C'è stato un altro ex equo che riguarda stavolta la categoria MIGLIOR TRADE FILM: "Emotion P90" di Giuseppe Giusto, prodotto per la Pershing S.P.A., e "Hewlett Packard" di  Cinzia  Piazzoli e Sabrina Di Giorgio per l'omonima azienda.

Il PREMIO DEL PUBBLICO è andato, invece, al mixer "A-LIST" di Shira – Lee Shalit ed è il suo primo lungometraggio mentre il premio BOX OFFICE AWARD è spettato al documentario “Who killed the electric car? “ di Chris Paine, già premiato al Sundance 2006, che racconta la misteriosa scomparsa della EV1, auto elettrica di ultima generazione della General Motors, e come i suoi effetti si ripercuotono sul mondo della politica e degli affari.
Il premio alla carriera, come preannunciato, è andato a Mario Monicelli.

Ancora una volta il MIFF ha dato prova di se stesso e della levatura delle proprie proposte, non negando persino uno sguardo alle ultime tendenze in campo cinematografico attraverso i giovani registi emergenti (i Corti NABA) e offrendo l'occasione di esperire di grande cinema d'autore.

Arrivederci alla prossima edizione, col proposito di avere una più che meritata maggiore visibilità.

 

 

(Isabella Amoruso)











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