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“Tierra de Lobos”: nuova telenovela per Rete 4

In arrivo, dal 28 agosto, per dieci martedì in prima visione assoluta su Rete4, una delle fiction spagnole più seguite degli ultimi anni: “Tierra de Lobos: l’amore e il coraggio”. Prodotta da Telecinco nel 2010, in Spagna alla sua seconda stagione (e la terza è in produzione), questa telenovela-western, puntata dopo puntata, è riuscita a conquistare un’audience di tutto rispetto tanto da attirare l’attenzione di Mediaset, che ne ha acquistato i diritti e ha deciso di collocarla in prime time proprio a inizio stagione.

Ambientata nella Spagna di fine Ottocento, racconta le avventure dei fratelli Bravo, Cesar (Alex Garcia) e Roman (Junio Valverde), ritornati in patria per dimenticare il passato e mettere la testa a posto dopo l’ultima “bravata”: una rapina andata a male nel vicino Portogallo. Decisi a riprendere in gestione la tenuta dei genitori, scoprono che, nel frattempo, il loro villaggio è caduto nelle mani del tiranno Antonio Lobo (Juan Fernandez), proprietario terriero senza scrupoli e dal passato oscuro: ebbe a discutere proprio con il padre dei fratelli Bravo, scomparso in circostanze misteriose. Il serial, a detta della critica televisiva spagnola, si è distinto per aver riportato in auge un formato e un genere dati ormai per morti. In 70 minuti si susseguono intrighi, colpi di scena, agnizioni, ribaltamenti, tenuti insieme da una storia di mistero, violenza e passione. Non poteva mancare, infatti, la linea rosa della storia: la figlia del tiranno, Almudena, promessa in sposa al medico del paese, si innamorerà proprio del bello e tenebroso Cesar.

Probabilmente siamo lontani dalla possibilità di share che facevano un tempo titoli come “La schiava Isaura” o “La donna del mistero”, trasmessi sempre da Rete4, canale ancora fiducioso nel considerare il “Serial” come grande catalizzatore di spettatori, tanto da dedicargli la collocazione più importante del palinsesto. Non resta che sintonizzarsi alle 21, quindi, di martedì 28 agosto per visionare il pilota e vedere cosa succede: se la drammaturgia seriale sarà di buona qualità, inevitabilmente, saremo catturati dalla potenza e dalla magia della narrazione, esattamente come è avvenuto per il pubblico della Penisola Iberica.

 

(Andrea Ozza) 

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