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"Good as You": la gay comedy di Mariano Lamberti in anteprima a Roma

Tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, “Good as you” di Mariano Lamberti racconta lo stravagante e caotico mondo di otto amici gay.

Se nel film “Le fate ignoranti” Ozpetek ci introduce nella realtà omosessuale attraverso lo sguardo esterno di una moglie tradita dal compagno che scopre essere gay, qui il regista Lamberti sceglie una prospettiva totalmente interna senza nessuna Margherita Buy che accompagni lo spettatore nella scoperta dell’altro, del nuovo, della bellezza dei diversi modi di vivere. “Una commedia dell’universo gay e non sull’universo gay” come è stato sottolineato più volte durante la conferenza stampa.

“Good as you” ci catapulta in feste trasgressive, in contesti eccentrici e bizzarri a sottolineare la facilità degli incontri nei locali gay della capitale, l’infedeltà dei rapporti, la difficoltà di molte lesbiche di innamorarsi perché spesso attratte dalle donne eterosessuali. I protagonisti del film sono donne e uomini consapevoli in grado anche di scherzare sul loro mondo.

Il personaggio di Marco interpretato da un divertente Diego Lombardi ne è l’esempio più evidente. Quasi oltraggioso nella sua comicità, quest’ultimo è infatti autoironico nell’accentuare il suo lato femminile, nel giocare a fare la “pazza” del gruppo. Nessun disagio ma al contrario accettazione di se stessi.

Il film prova a affrontare anche temi molto complessi come quello dell’inseminazione artificiale tra un gay e una lesbica. L’immagine di un bambino sorridente tra le braccia di questi amici che si trovano improvvisamente a essere una grande famiglia è sicuramente la più significativa; l’affetto verso un figlio come unica cosa che conta indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori il messaggio più forte.

Nonostante l'importanza delle tematiche che questo film ha il merito di affrontare, il risultato non è dei migliori.

L’ esasperazione macchiettistica  di molti dei personaggi ripropone stanchi stereotipi che potevano essere superati; il mondo gay meritava una rappresentazione più alta che andasse oltre le discoteche, le feste, le chat di facebook.

Anche per quanto riguarda gli attori il livello è molto vario. Mentre Enrico Silvestrin e Lorenzo Balducci convincono nel ruolo della coppia innamorata, altri come  Luca Dorigo nei panni del seduttore o Micol Azzurro nel ruolo della vamp, lasciano fortemente a desiderare.

 

(Sara Patriarchi)

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