Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

“Ti stimo fratello”, goffo e non riuscito battesimo di Giovanni Vernia come attore

Il cinema italiano continua a sfornare protagonisti nati in tv. Dopo il salto dei comici Zalone e i Soliti Idioti dal piccolo al grande schermo (solo per fare un paio di esempi), ora è la volta del trentottenne Giovanni Vernia, meglio conosciuto come Jonny Groove.

Vernia nella vita reale ha conseguito la laurea a pieni voti in ingegneria elettronica, per poi finire sotto i riflettori di Zelig col suo personaggio, diciamo così, “eccentrico” e discotecaro, che gli ha dato una fama da palati facili." Ti stimo fratello" racconta una storia dalla doppia vita: quella di Giovanni, ingegnere che lavora in un’agenzia pubblicitaria e quella di Jonny, il fratello gemello un po’ suonato, che diventa il re del Gilez, celebre locale della “trendissima” Milano by night. Quando Jonny irrompe a casa di Giovanni, che convive con Federica, la figlia del suo capo, accadranno cose che sconvolgeranno la vita di entrambi.

Il film è quello che è, la sceneggiatura a tratti imbarazzante: in confronto il De Sica dei cinepanettoni assurge a capolavoro. "Ti stimo fratello" non fa mai ridere e i pochi sorrisi che il film riesce a strappare sono merito di personaggi minori (non perché siano scritti bene, ma perché, per fare un esempio, la zia che sbotta in dialetto pugliese è un facile espediente per provocare una risata). La cosa curiosa è che in "Ti stimo fratello" sembra esserci una velata volontà di criticare la società dello spettacolo, i successi stagionali, i programmi come il Grande fratello e Uomini e Donne che regalano la fama a illustri sconosciuti. Ma la critica proviene dallo stesso identico circuito ed è rivolta al medesimo pubblico che si vuole simpaticamente sbeffeggiare.

La solita conclusione: pecunia non olet  e Zalone insegna che questi film portano spessissimo grandi incassi al botteghino. Staremo a vedere se almeno il successo alla cassa darà un senso a questo goffo e non riuscito battesimo di Giovanni Vernia come attore.

 

(Francesco Casale)

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM