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Su Rai3 la Squadra 8 è pronta a ripartire

Nuovi casi per i poliziotti del Commissariato Sant’Andrea di Napoli. Dopo la crisi del settimo anno, La Squadra, la più longeva serie poliziesca italiana, torna da mercoledì 7 marzo alle 21,00 su Raitre. Giunta all’ottava edizione, la serie, prodotta da Rai Fiction e realizzata da Grundy Italia e dal Centro Produzione Rai di Napoli, grazie a un modello di scrittura e produzione collaudato, affronta quasi in tempo reale i temi caldi della cronaca e le urgenze del capoluogo campano. Affonda lo sguardo sul feroce potere del ”Sistema Camorra”, l’organizzazione criminale che ha superato Cosa Nostra per numero di affiliati e giro d’affari, una fabbrica di illegalità che fagocita valori e istituzioni, stringe alleanze con i colletti bianchi e i potentati economici. Il direttore di Raitre Paolo Ruffini si coccola la sua creatura: ”Un tassello fondamentale della programmazione Rai, una fiction che si ispira a ciò che accade e che sa anche anticipare la realtà. Nel racconto troviamo forte il sapore di Gomorra di Saviano”. Nei nuovi episodi gli eroi normali de la Squadra (Massimo Bonetti, Massimo Wertmuller, Tony Sperndeo, Anna Foglietta, Andrea Marrocco e, come mew entry, Roberto Zibetti e Cecilia Dazzi) si trovano alle prese non solo con le trame della grande criminalità organizzata ma anche con la piaga della micro-delinquenza che si rigenera tra i ragazzi che mitizzano i boss, tra i piccoli negozianti che pagano il pizzo senza ribellarsi, nelle scuole e nelle piazze dove l’arroganza regna sovrana. La serie, composta da 26 puntate di 100 minuti, è tutta girata in alta definizione con un impatto visivo e sonoro di tipo cinematografico. Il produttore Roberto Sessa ha posto l’accento sui tempi di lavorazione strettissimi che non pregiudicano la qualità del prodotto: ”E’ una produzione in cui l’innovazione è un po’ figlia della necessità e un po’ della creatività partenopea ma non mancano le tecnologie più avanzate”. Per le riprese, oltre alla macchina da presa a spalla, è stato utilizzato, per la prima volta, un elicottero vero con telecamera a bordo che consente di valorizzare il pathos realistico della vicenda attraverso uno straordinario primo piano degli attori. 

 

(Francesco Persili)

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