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Superare il digital divide: la sfida Rai per una tecnologia a misura di cittadino

“C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti” affermava Henry Ford. Il digital divide esiste ancora, tanti ancora sono i passi avanti da fare.
Il CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano – in collaborazione con Rai e con le Associazioni di Categoria competenti nell’implementazione delle piattaforme tecnologiche (ANACI – Associazione Nazionale Amministratori Condominiali - Confartgianato e CNA – Confederaziona Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa e Media Impresa) ha realizzato una pratica guida per tutti i cittadini a fronte della profonda evoluzione del mondo della comunicazione elettronica: “Televisione, Radio, Multimedia su reti IP a banda larga ed ultralarga”.
Attraverso un linguaggio semplice e dettagliato questa guida illustra tutte le nuove tecnologie volte a migliorare la fruibilità di radio e televisione in connessione con il web e i suoi supporti: dalle Smart Tv connesse a internet, all’interazione con i contenuti televisivi e radiofonici su smartphone e tablet. Per non dimenticare i nuovi standard video in Ultra Alta Definizione (4k, 8k) e l’interattività con i “social” che ormai guidano la nostra vita.
Si tratta d’innovazioni alle quali devono corrispondere sempre nuovi contenuti, mettendo sempre al primo posto la qualità. Come dichiarato recentemente in un’intervista a La Repubblica dal Direttore Generale Rai Antonio Campo Dall’Orto, si pone così fine ai cosiddetti programmi “emotaintment”, dalle facili emozioni, come “Il dono”, “Così vicini così lontani” e “Ti lascio una canzone” e alla cronaca nera a “Domenica In”, il programma domenicale di punta di Ra1.
Molti dei contenuti, grazie alla multimedialità, sono spesso creati dagli stessi fruitori, ed è proprio per questo che bisogna mettere al centro il cliente e la Rai, come servizio pubblico, ha per questo il compito di diminuire il digital divide e garantirgli un utilizzo più agevolato e avanzato del mezzo televisivo. Come spiega il presidente dell’Agcom – Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - Angelo Maria Cardani: “Bisogna avvicinare la televisione “passiva” a internet, trasformandola, quindi, in uno strumento attivo”, superando così il ritardo del nostro Paese nello sviluppo dell’economia digitale.
La guida, documento divulgativo del CEI, si prefigge così di diffondere l’alfabetizzazione del digitale, facendo da tramite tra l’aspetto istituzionale e la fruizione degli utenti. Una prima parte è rivolta proprio a loro: discorsiva e semplice, comprende anche le risposte a tutte le domande più comuni da parte di chi è più attento alla qualità di un prodotto; una seconda parte approfondisce i temi tecnologici per professionisti e l’ultima contiene delle schede da utilizzare per aggiornare impianti di distribuzione domestica, indirizzate soprattutto ad amministratori di condominio e installatori.

Caterina Sabato 07/04/2016

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