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Rischiatutto: quiz e gioco da tavolo tornano nelle case degli italiani

Era il 5 febbraio 1970 quando la Rai mandò in onda la prima puntata di Rischiatutto, programma ideato sulla falsariga del format americano Jeopardy, ma con notevoli modifiche ideate da Mike Bongiorno, di cui sarebbe diventato uno dei fiori all’occhiello. Il famoso conduttore era attorniato da una squadra che comprendeva Paolo Limiti, Ludovico Peregrini e Piero Turchetti, tutti autori di alcuni dei più famosi show della televisione italiana. L’ultima puntata di un quiz entrato nella storia andò in onda il 25 maggio 1974, data dopo la quale Mike Bongiorno, pur annunciando un ritorno per l'anno successivo, non rinnovò più il programma, proponendo un nuovo telequiz dal titolo “Scommettiamo?”.
A partire dal 2015 la Rai ha cominciato a progettare un rilancio del programma, con la conduzione di Fabio Fazio e con la partecipazione di Ludovico Peregrini in qualità di giudice di gara della trasmissione originale. A partire da ottobre del 2015 si sono svolte le selezioni degli aspiranti concorrenti, alle quali hanno partecipato più di 200 persone.
In contemporanea con il lancio del quiz televisivo (su Rai1 giovedì 21 e venerdì 22 aprile 2016 e dal 13 ottobre su Rai3 per 10 puntate), l’azienda canadese leader del mondo dei giocattoli Spin Master ha deciso il rilancio de “Il Rischiatutto” anche come gioco in scatola. Il gioco da tavolo sarà immesso sul mercato nella versione originale degli anni ’70 in edizione limitata.
L’edizione degli anni ’70 fu anch’essa un vero e proprio fenomeno di costume, arrivando a vendere qualcosa come un milione di copie solo nel primo anno di creazione.
Chi vorrà acquistare il board game si troverà di fronte alla stessa confezione, dotazione, accessori, regolamento, domande e risposte della prima edizione e addirittura potrà trovare al suo interno la riproduzione degli iconici occhiali di Mike Bongiorno. Si tratterà quindi di un evento culturale vintage di grande richiamo, dal momento che domande e risposte saranno le stesse degli storici anni anni ‘70, dando la possibilità di effettuare un viaggio indietro nel tempo in cui si rivivrà l’epoca in cui l’Italia aveva vinto solo due campionati del mondo, Rivera e Mazzola erano nel pieno della loro carriera e infuriava ancora la Guerra del Vietnam.

Giulio Zoppello 20/04/2016

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