Improvvisamente, quando tutto è fermo e i palinsesti sono privi di novità, RaiPlay ci regala un viaggio lungo 4000 km che passa dal Cile, attraversa le Ande, arrivando sino in Argentina.
"Non voglio cambiare pianeta" è un docutrip e la guida, o forse ancor meglio, il capocomico dell’avventura multicolore è Lorenzo Jovanotti.
Un lavoro artigianale e autentico, che consta di 12 brevi episodi e contenuti extra, realizzato con passione e consegnato al pubblico con i criteri necessari che poi lo hanno reso un prodotto vero, pensato e costruito.
Mettiamo in play e si parte con l’episodio “Lunedì”, cominciando l’avventura come si inizia una settimana qualsiasi.
Sono i ricordi della vita quotidiana mescolati agli stimoli provenienti da una natura maestosa, madre e matrigna, regalando panorami mozzafiato e piccoli incidenti di percorso. Ma nel viaggio e nelle parole c’è anche una sincera tenerezza, un attaccamento alla vita e alle persone che l’artista più ama. Jovanotti come un bambino, sempre pronto a meravigliarsi alla vista di cose belle, non perde occasione per riconnettersi alla sua “bambina” e alla sua “consorte”, parafrasando Terzani, la moglie Francesca è colei con cui, essenzialmente, Jova condivide la sorte.
Il cantastorie di Cortona riesce a tradurre i paesaggi impressi -dentro occhi, mente e cuore- raccontando al pubblico la loro potenza: contestualizzandoli nel quotidiano e confezionandoli con un nuovo senso, grazie alle poesie che scivolano alla fine di ogni episodio.
Ecco ciò che rende speciale la pedalata verso il Sud America nello straordinario-ordinario documentario. «Non sono un letterato, vado in bicicletta e canto le canzoni», Lorenzo non pretende nulla dalla sua narrazione: il risultato finale di una positività assoluta, privo di aspettative e logiche precise. Un percorso che si racconta da solo attraverso la volontà forte del protagonista che lo compie.
È vero i contenuti non sono perfetti, la qualità delle immagini non è sempre la stessa, ma questa serie di imperfezioni è l’identità di un’idea spontanea, condita da scelte musicali, note o inedite, che fanno la differenza per un prodotto homemade. Le 200 ore sulla bicicletta “Hippogriff” sono diventate 60 ore di girato: video e riprese fatte da solo, con iPhone e GoPro.
Affrontando tenacemente ogni pedalata, approfondisce domande e concezioni sulla natura provando a non idealizzarla ma, semplicemente, “impararla”.
Forse è questa la chiave di un viaggio che, nella sua leggerezza, lancia spunti di riflessione da riportare anche nel nostro tempo, nel momentaneo immobilismo e forzato isolamento che stiamo tutti noi vivendo.
Lorenzo Cherubini ci regala il suo pensiero di libertà, in una situazione di felicità estrema fatta di incontri, solitudine, domande e riflessioni dentro luoghi sconfinati.
Il cantautore toscano, legato al concetto «Mamma Rai produttrice di cultura», ha sentito la necessità di donare il suo piccolo contributo documentaristico alla piattaforma web.
Jovanotti nelle terre desolate della creatività dove domina un concetto settoriale di intrattenimento ci consegna, attraverso la fusione di più e nuovi linguaggi, terre sconfinate e spensieratezza.
Arianna Sacchinelli 27/04/2020
Non voglio cambiare pianeta su RaiPlay https://www.raiplay.it/programmi/nonvogliocambiarepianeta