“Viviamo tutti nella paranoia di qualcun altro”. Questo pensa - e dice allo spettatore in voice over - Elliot Alderson, il protagonista di “Mr. Robot”, la serie tv rivelazione della scorsa estate su USA Network e in arrivo anche in Italia dal 3 Marzo 2016, in prima serata ogni giovedì su Premium Stories. Una frase che ben rappresenta il carattere nichilistico e anticonformista dello show, pubblicizzato all'arrivo negli Usa con le tagline “Our Democracy has been Hacked” e “F*** Society!” e qui da noi attraverso il sito creato ad hoc: http://www.mrrobotitalia.it/
A prestare il volto a Elliot è Rami Malek (“The Pacific”, “The War at Home”), attore emergente che grazie a questo ruolo ha avuto un vero e proprio exploit: il suo personaggio è un giovane ingegnere informatico newyorchese con grandi abilità da hacker e altrettanto gravi difficoltà a relazionarsi. Spesso confuso e preda di allucinazioni a causa della sua dipendenza da morfina, lavora come impiegato nell'azienda Allsafe.
Il punto di vista della storia raccontata è palesemente quello del protagonista: lui vede le persone - e gli spettatori con lui - non come tali, bensì come computer da hackerare, da cui scovare sordidi segreti come una sorta di giustiziere dell'era informatica. La visione del mondo estrema e dark del protagonista ricorda quella di Dexter Morgan nella serie tv “Dexter”, in cui il serial killer dei serial killer accompagnava il pubblico nella propria doppia vita.
La svolta nella vita di Elliot arriva invece quando viene avvicinato dal “Mr. Robot” del titolo, un misterioso anarchico-insurrezionalista col volto di Christian Slater (che ha vinto il Golden Globe per questo ruolo), il quale gli propone di entrare a far parte di un gruppo di hacktivisti conosciuti con il nome di “fsociety”. Il loro motto è liberare l'umanità dai debiti con le banche e smascherare la corruzione delle multinazionali, ideologia in cui Elliot si ritrova subito. Per farlo la fsociety vuole portare al fallimento la E Corp, ritenuta responsabile di un disastro ambientale che ha causato la morte di centinaia di persone, fra le quali il padre di Elliot. Peccato che l'azienda sia il principale cliente della Allsafe e il protagonista possa essere costretto a lavorare per il “diavolo” (la “E” starà per “Evil” e il logo richiamerà quello della Enron, la tristemente popolare corporazione di Houston caduta in bancarotta fraudolenta nel 2001).
Paragonato a “Fight Club”, nato dalla delusione per Steve Jobs e dalla rivolta della Primavera Araba, su dichiarazione dello stesso creatore Sam Esmail, che è anche produttore e regista di quattro episodi, lo show è stato premiato finora con ben 7 statuette oltreoceano (2 Golden Globes, 3 Critics’ Choice Awards, 1 Writers Guild of America, 1 American Film Institute Award).
“Mr. Robot” gioca continuamente a ping pong con la realtà, dal caso Snowden e l'hackeraggio ai danni della Sony fuori dallo schermo; alla meta-televisione dell'attacco contro il sito di dating Ashley Madison; senza dimenticare le comparsate di Esmail sul sito di riferimento delle comunità nerd/tech Reddit per raccogliere opinioni sul serial. Anarchico, rivoluzionario, scomodo, attualissimo nel raccontare lo spionaggio digitale, la giustizia al limite, la social community e la cyber security, il telefilm è come un virus pronto a smascherare la realtà attraverso la televisione. Curiosamente il rinnovo per una seconda stagione è arrivato subito dopo la fruizione online del primo episodio rispetto alla messa in onda canonica, grazie alla bellezza di 2,6 milioni di visualizzazioni. Potere della tecnologia?
Federico Vascotto 02/03/2016