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“Modern love”: l’amore davvero è … dappertutto

Rinchiusi ormai da una settimana in casa, a causa del decreto emanato per far fronte all’epidemia del Coronavirus, siamo diventati voraci consumatori di film e serie tv sulle varie piattaforme streaming. Fra i ricchissimi cataloghi di Netflix & Co., però, è facile perdersi, per ritrovarsi con elenchi interminabili di prodotti da guardare, senza poi iniziarne realmente nessuno. Ma ci sono miniserie e pellicole che non possono rimanere su una lista e che vanno immediatamente recuperati. Modern love è assolutamente fra questi.

Modern love è una miniserie di otto episodi disponibile su Amazon Prime Video, diretta da John Carney, esperto di commedie romantiche (Once, Tutto può cambiare, Sing Street) e basata sull’omonima rubrica del New York Times.

La serie tv racconta dell’amore in ogni sua sfumatura ed accezione: ogni puntata, infatti, narra una storia a sé stante ed autoconclusiva. Le vicende vere degli uomini e delle donne che si confidano da anni sulle pagine di un quotidiano, rimangono autentiche e sincere anche nella finzione televisiva permettendo ad ogni spettatore di identificarsi maggiormente in un episodio piuttosto che in un altro. 

Ad ogni tipo di relazione viene riconosciuta pari dignità e il giusto spazio per essere analizzata, sia che si tratti di un amore giovane e appena sbocciato sia che si tratti di una relazione matura, portata avanti da anziani che rivendicano il proprio diritto ad amare ancora. Ma l’amore romantico non è l’unico ad essere esplorato all’interno della serie: gli episodi esaminano anche il sentimento amicale, o quello platonico, o al contrario quello basato unicamente sull’attrazione fisica. Ma c’è spazio anche per il racconto dei sentimenti legati alla sfera familiare, declinati soprattutto nella volontà di diventare genitori o di mandare avanti un matrimonio nonostante le difficoltà, e persino per un riconquistato e sano amor proprio, di cui si fa assoluta paladina la protagonista del terzo episodio, Lexi,(Anne Hathaway), affetta da bipolarismo.

A dar voce a queste storie troviamo un cast corale, che cambia in ogni singolo episodio, in cui appaiono volti più o meno noti di Hollywood fra cui Dev Patel, Andy Garcia, Tina Fey, Catherine Keener, Sofia Boutella, Andrew Scott e John Slattery, oltre alla già citata Anne Hathaway.

Menzione a parte per Cristin Milioti, la Tracy di How I met your mother, protagonista del primo episodio della serie, probabilmente uno dei più toccanti, che riesce a conquistarci, ancora una volta, grazie ad una storia d’amicizia (e, per i fan storici della serie, anche grazie ad un ombrello).

I primi tre episodi costituiscono una triade perfetta e la sintesi dei temi trattati all’interno di tutta la serie. Dal quarto episodio in poi si procede fra alti e bassi, con alcune puntate che si perdono nei meandri di narrazioni originali ma un po’ forzate (episodio 6) ed altre che si reggono sulla bravura degli attori (episodio 4), senza però mai perdere lo spirito dell’intero progetto.

Il punto di forza della serie risiede sicuramente nell’essere basata su storie vere, che non sono mai veicolate nella direzione di un forzato lieto fine. Come nella vita, alcune relazioni non funzionano oppure semplicemente non cominciano nemmeno, altre subiscono battute d’arresto, altre ancora riprendono dopo molti anni. Le delusioni, le paure, le insicurezze vengono descritte ed analizzate al pari degli aspetti positivi dell’amore. Ogni singola vicenda non è mai realmente fine a sé stessa, ma fa parte di un progetto più grande, il quale ricorda allo spettatore che ogni esperienza va vissuta nella sua interezza e a non avere paura di lasciare andare ciò che non è destinato ad essere. E ad accettare l’inaspettato e l’imprevisto come un’opportunità, da cui non farsi mai sopraffare.

Modern love ci presenta i personaggi come autenticamente imperfetti, fragili ma capaci di decidere sempre per il meglio, che non coincide necessariamente con la riuscita della propria storia d’amore, o al contrario, risiede nel lasciarsi coinvolgere nel flusso spontaneo degli eventi, senza però mai smettere di lottare (in tal senso, emblematici risultano l’episodio 2,4 e 5).

Nel conferire il giusto valore ad ogni tipo di relazione, Modern love ci ricorda che l’amore è davvero dappertutto. E, in questo, condivide il messaggio con una delle rom- com più famose degli ultimi decenni, Love Actually, probabilmente modello spirituale della serie tv.

Claudia Silvestri

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