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Al via Jams: su Rai Gulp la prima serie che affronta il tema delle molestie sui minori

Parlare alle nuove generazioni raccontando una storia, cupa, triste, che si nasconde nel viver quotidiano. Raccontarla per fornire ai ragazzi elementi di comprensione utili a riconoscere il pericolo e saper reagire. Nasce con questo intento Jams, la prima serie in Europa per ragazzi che parla di molestie sui minori. Dieci episodi da 25 minuti in onda su Rai Gulp da lunedì 11 marzo alle 21.00, in anteprima su RaiPlay dal 6 marzo. Un progetto nato con lo scopo ben preciso di insegnare ai più giovani a decifrare i comportamenti ambigui degli adulti. E a parlare, superando paura e vergogna. Prodotta da Rai Ragazzi e Standbyme, con la consulenza del reparto di neuropsichiatria dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, la serie racconta le vicende di quattro ragazzi, amici inseparabili e compagni di scuola. Joy, Alice, Max e Stefano frequentano la prima media e vivono le esperienze tipiche della loro età. Sono impegnati in una partecipazione ad un contest di cucina, quando un’ombra aleggia minacciosa su di loro. Dovranno fare appello alla loro amicizia per dirimere la questione. La storia presenta un tema legato ad un racconto. Unisce una competente leggerezza al tema del dolore, mediante un approccio educativo, ma non didattico. La vicenda è veicolata attraverso un linguaggio riconoscibile dai più giovani. Un linguaggio comune, da programmazione serale, adatto ad un veloce apprendimento. Un contributo importante, sia in fase di scrittura che di ripresa, utile per raccontare una grave problematica senza turbare i più piccoli. Non sono presentate scene di molestie agli occhi dei telespettatori. La delicata questione, viene proposta e raccontata attraverso le reazioni emotive della protagonista, tra cambi d’umore repentini e comportamenti insoliti. Sul set, ci si è avvalso della preziosa supervisione di psicologhe. La narrazione degli eventi, parte dal racconto al pubblico ricostruito a posteriori. Gli eventi drammatici dunque, sono mostrati a risoluzione avvenuta, diminuendo così l’aspetto ansiogeno. La serie intende raccontare un caso per impedire un fenomeno ed è stata girata sfruttando la tecnica del constructed reality, con una recitazione molto legata ad improvvisazione spontanea. Una sfida che contiene la responsabilità di lanciare un messaggio rivolto a giovani e meno giovani. Non ci si salva da soli, lo si fa insieme. Jams è legata ad una campagna di sensibilizzazione proposta attraverso un cartello a fine puntata, collegato alla campagna #meglioparlarne. A supportare il lancio della serie è previsto un road tour nelle scuole in collaborazione con il MIUR.

Francesco Caselli 05/03/2019

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