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Quando sognare è un viaggio bellissimo: “A/R Andata e Ritorno” al Teatro Furio Camillo

Una giovane donna rivive gli anni ’50 tra l’energia di chi persegue un sogno e l’inquietudine di un ristretto ambiente familiare e cittadino.
Scritto da Amalia Bonagura e diretto da Valentina Cognatti, “A/R Andata e Ritorno” narra la storia di Ninetta (Pamela Massi), una giovane donna con un sogno nel cassetto, o meglio nella radio.
Un tavolo, una sedia a dondolo e un’enorme radio, fedele compagna di Ninetta, sono tutto ciò che occupa la scena, mentre la protagonista ripensa e ripercorre, tra parole e musica, gli anni della novità del cinema, di Cinecittà, della musica popolare italiana e dell’invasione della grande musica rivoluzionaria proveniente da oltreoceano.
Sono gli stessi anni del dopoguerra in cui al fermento dell’imminente progresso si accompagna ancora il triste ricordo del più grande dramma. Con lo sguardo a ritroso su un’istantanea impolverata, la protagonista rivive l’anno 1954 nella memoria di una giovinezza vissuta tra la voglia di realizzare i propri sogni e la delusione di vederli perduti per sempre.
La musica e il canto compongono la principale voce di Ninetta e sono tutta la sua vita. Con un percorso attraverso le canzoni popolari italiane come Reginella o Parlami d’amore Mariù e i brani di Frank Sinatra o Yves Montand, Ninetta percorre il proprio viaggio da sogno partendo dal tavolo della cucina di casa fino a raggiungere i grandi teatri americani, passando per l’Italia, la Francia e il Sudamerica.
Accompagnata dalla musica dal vivo a cura di Emmanuel Losio (chitarra), Stefano Napoli (contrabbasso), Enrico Blatti (armonica cromatica), l’attrice e cantante in scena alterna i suoi monologhi dialogici, in cui risponde alle insistenze della madre e sogna di cantare tra il lavoro con lo zio e un giovane amore, all’interpretazione dei classici musicali di quegli anni: gli anni del successo di Miles Davis e Johnny Cash, vicino ai quali Ninetta aspira a collocarsi per fama e bravura.
Come in ogni viaggio che si rispetti Ninetta ha la sua valigia piena di desideri, amore e tante parole da cantare. Lo spettatore la segue portando con sé la propria valigia dei sogni e accompagnandola nel canto vive quel suo viaggio che, se ardentemente desiderato, può bastare a concorrere alla felicità.
Che porti realmente fuori o resti confinato entro la dimensione del sogno il viaggio resta la più bella e felice metafora della vita.

Gertrude Cestiè 22/02/2016

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