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Al Teatro de Servi “Separati”: una divertente commedia che racconta la separazione con gli occhi degli uomini

Tra scatoloni pieni di libri, mobili da montare e oggetti da sistemare nel buio scantinato preso in affitto, si svolge e si sviluppa la storia di Massimiliano, detto Max, uno scrittore, un uomo e soprattutto un padre separato e abbastanza disperato, protagonista della brillante commedia di Alessandro Capone, intitolata per l’appunto “Separati”, in scena al Teatro de Servi di Roma fino al 16 ottobre.
Max e’ stato lasciato dalla moglie e non può vedere il figlio, ma non è solo, può contare sulla vicinanze di tre cari e simpatici amici: lo psicologo Nicola, il cuoco Roberto e l’attore Paolo, anche essi separati, fortemente diversi, eppure sempre pronti ad aiutarsi, sostenersi e tirarsi su a vicenda.separati1
Sono uomini confusi, delusi dall’altro sesso, arrabbiati, costretti a cambiar casa, a tornare dai genitori, ad essere ridotti sul lastrico e privati dell’affetto dei propri figli, a causa delle recenti separazioni.
L’universo femminile li giudica irresponsabili, immaturi, egoisti, incapaci di prendersi cura delle esigenze degli altri, però proprio un’esponente di tale complesso universo, la bella e a sua volta separata Francesca, porterà ulteriore scompiglio nella vita di Max, tornando a fargli battere il cuore.
Francesca abita al piano di sopra, e’ una donna particolare, nevrotica, traumatizzata dalla sua precedente relazione e timorosa di lasciarsi andare ad un’altra storia.
Tra battute fortemente comiche, quasi cabarettistiche, e siparietti burlesque, alternati ad altri momenti particolarmente intimistici, Alessandro Capone descrive perfettamente, con ironia e leggerezza, il divorzio dal punto di vista maschile, riuscendo a delineare i pensieri e gli stati d’animo di questi mariti che si ritrovano improvvisamente soli e abbandonati della loro mogli, senza tuttavia tralasciare lo sguardo sul mondo femminile con le sue indecisioni, fragilità, debolezze, insicurezze .
“Separati” e’ una storia d’amore disperata, una commedia divertente e soprattutto attuale, che affronta con leggerezza tematiche importanti come l’amicizia, la paternità e la vuota apparenza della moderna società “social”.
separati2Il brillante cast, formato da Francesco Bauco, Emy Bergamo, Robero D’Alessandro, Giampiero Mancini, Massimiliano Vado, dipinge con ironia il ritratto di conflitti, tensioni e timori, delineando una galleria di tipi e situazioni, di paranoie e sentimenti, di gioie e dolori, di paure e difficoltà , che vengono spesso esorcizzati con battute esilaranti e sketch comici, che trasformano lo spettacolo in un vero e proprio show.
Si ride molto prendendo in giro luoghi comuni, stereotipi, conflitti esistenziali, e se purtroppo le relazioni sentimentali non trovano il coraggio di andare fino in fondo, per il terrore del “per sempre” e di quegli “spazzolini da denti” che invadono la sfera individuale, non resta che l’unico amore sincero e vero che possa esistere: quello di un genitore per il proprio figlio, che trionfa, con dolci e sussurrate parole, sulle note dell’intensa “Father and son” di Cat Stevens.

Maresa Palmacci 29/09/2016

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