Love and life” al pubblico serale e a un prezzo ridotto a nove euro. Mercoledì 17 è stato possibile visitare l’esposizione - allestita dal 16 marzo fino al 26 luglio - fino alle 23 di sera. L’iniziativa “Una notte a colori” si ripeterà anche il 24 giugno, consentendo ai visitatori di ammirare le 140 opere dell’artista russo e in contemporanea vivere il fascino notturno di una storica struttura nel pieno centro di Roma.
La location romana ospita - per la prima volta in Italia - 140 lavori di Marc Chagall, provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme. Attraverso disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli, la mostra racconta un artista, profondamente influenzato dal forte amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944, ripercorrendo la sua vita e la sua arte, commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee - dall'originaria cultura ebraica a quella russa, all'incontro con la pittura francese delle avanguardie.
La mostra disegna una mappa concettuale che mette in risalto la natura apolide di Chagall, il suo stile infatti nasce dall’incontro tra le culture principali alle quali egli appartiene: la cultura ebraica (dalla cui tradizione visiva dei manoscritti ornati egli trae gli elementi espressivi, non prospettici a volte mistici della sua opera); la cultura russa (che traspare sia dalle immagini popolari dei luboki sia dalle icone religiose); la cultura occidentale (le assonanze con i grandi pittori della tradizione, da Rembrandt agli artisti delle avanguardie che frequentava con assiduità).
Una vasta quantità di lavori grafici arricchisce l’esposizione che cerca di ripercorrere i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia, all'incontro con l'amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter.
Un'intera sezione è inoltre dedicata alle illustrazioni della Bibbia con temi che affascinarono molto il pittore e che rivelano un'interpretazione originaria delle Sacre Scritture.
Le opere, quindi, mettono in luce il rapporto esistente nella produzione di Chagall tra la letteratura e le arti figurative, dall’interesse per i racconti della moglie, allo studio delle traversie del popolo ebreo, fino alle favole di La Fontaine. Un artista poliedrico, che “ritraeva le debolezze umane, senza emettere giudizi”, dotato di una profonda spiritualità, con la quale colorava ogni suo dipinto, raffigurando l’amore come un dono divino, fiabesco e indimenticabile.
Silvia Mergiotti 18/06/2015