E’ l’India la prima tappa del World Tour 2015 (dal 27 agosto al 19 settembre) della compagnia teatrale Instabili Vaganti, che con il pluripremiato spettacolo “MADE IN ILVA”, nella sua versione in lingua inglese, attraverserà tutto il paese, dalla pianura indo-gangetica del nord alla regione meridionale del Karnataka, dal Bengala alle coste sud orientali. Nuova Delhi, Kolkata, Bangalore e Pondicherry sono le quattro città principali di una tournée votata all’incontro di tradizione e sperimentazione che si estenderà anche ai villaggi più remoti delle regioni indiane, realtà locali radicate nelle forme autoctone delle arti performative. Per Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, membri fondatori del gruppo, è fondamentale entrare in contatto con la cultura e gli artisti dei paesi che ospiteranno il tour. A tale scopo, oltre alle repliche degli spettacoli, la tournée, sostenuta dall’Istituto Italiano di cultura di Nuova Delhi e Mumbaied organizzata in collaborazione con Arshinagar Project, prevede una serie di workshops ed una sessione intensiva di lavoro al progetto di ricerca e sperimentazione nelle arti performative “Stracci della memoria”, ideato e diretto dalla compagnia. Il progetto ha come tema di indagine la memoria intesa come parte integrante dell’essere umano, come una condizione biologica e antropologica per la propria esistenza da cui partire per creare nuove forme di espressione artistica.
Via il 27 agosto a Nuova Delhi che ospiterà il workshop intensivo “Il corpo organico” che coinvolgerà gli allievi della prestigiosa National School of Drama e il 30 agosto sul palcoscenico dell’Abhimanch Auditorium andrà in scena “MADE IN ILVA”, capolavoro di teatro fisico per la critica internazionale, che ha ricevuto nel 2014 la nomination al Total Theatre Award al Fringe Festival di Edimburgo. La drammaturgia originale intreccia le testimonianze dei lavoratori dell’ILVA di Taranto a frammenti di testo del poeta Luigi di Ruscio, musiche e canti appositamente composti. A questa prima tappa nella capitale seguirà un viaggio di immersione nella cultura locale attraverso conferenze, spettacoli e workshop su cui spicca l’esperienza di “STAGES OF LIFE” “palcoscenici” di scambio interculturale di tecniche performative con musicisti Baul, danzatrici Odissi e Bharata Natyam e praticanti di Kalari Payattu, antica arte marziale indiana. La tournée indiana avrà vita fino al 19 settembre e sarà documentata dal film maker Salvatore Laurenzana e dai diari di viaggio dei membri della compagnia. Con il prestigio che ne viene, l’Italia dovrebbe sempre sostenere iniziative d’impegno socio-culturale come questa. Gli Instabili Vaganti sono pronti a fare della loro “biomeccanica” uno stile di vita.
Silvia Maiuri 24/08/2015