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Il 10 giugno si aprirà a Roma la nuova edizione di "Attraversamenti Multipli"

Giunto alla sua 22esima edizione, il festival multidisciplinare dedicato alle arti performative contemporanee, ideato e curato dal gruppo Margine Operativo con la direzione artistica di Alessandra Ferraro e Pako Graziani, si svolgerà dal 10 al 18 giugno nel quartiere del Quadraro di Roma, tra il Lago Spartaco e il Parco di Torre del Fiscale, e dal 25 al 26 nel centro storico del borgo medievale di Toffia (Rieti).
Il ricco programma prevede la partecipazione di 22 compagnie di artisti, tra cui 4 internazionali, 30 performances e 10 prime nazionali in un’interconnessione tra azione artistica, paesaggi urbani e spettatori attraverso l’intreccio di codici artistici diversi come teatro, danza e musica.
L’evento si articolerà, infatti, in una serie di performance site specific in dialogo con gli spazi che accolgono il festival, in progetti artistici che hanno l’intento di dissolvere i confini tra gli artisti e il pubblico, esibizioni che ibridano più generi artistici e spettacoli dedicati alle nuove generazioni di spettatori.
L’obiettivo è muoversi nelle zone di prossimità tra arte e vita, tenendo al centro l’idea di un bene comune, per rendere i luoghi scelti includenti, elastici e attraversabili. Un dispositivo partecipativo, dunque, che mira a creare uno human landscape dove i corpi e gli sguardi si incontrano in un ambiente di condivisione.
La direzione artistica di Attraversamenti Multipli, infatti, definisce l’abitare lo spazio pubblico attraverso le parole di bell hooks (pseudonimo di Gloria Jean Watkins) sostenendo come questo sia “un luogo capace di offrirci la possibilità di una prospettiva radicale da cui guardare, creare, immaginare alternative e nuovi mondi… uno spazio che rende possibili e favorisce prospettive diverse e in continuo cambiamento, uno spazio in cui si scoprono nuovi modi di vedere la realtà, le frontiere della differenza.”
D’altronde, il tema del progetto- everything is connected (tutto è connesso) - sottolinea quanto l’esistenza sia fondamentalmente un esercizio collettivo e multiplo che finisce per coinvolgere più contesti e creature.

Maria Antonia Danieli  27/05/2022

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