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SuperJazz: la rassegna jazz di Musicus Concentus

Set 14

Musicus Concentus, realtà nata nel 1972 a Firenze e attiva dal 1992 con il programma “Tradizione in Movimento”, scopre e segue da vicino dimensioni musicali innovative e artisti ispirati, protagonisti di varie opere e sviluppi sonori interessanti. Torna in autunno con una dettagliata panoramica delle realtà jazz e new music, ospitando a Firenze (Sala Vanni) culture sonore diverse, alla ricerca di equilibri musicali avanzati. L’attività di Musicus Concentus si concentra principalmente sulla scena jazz statunitense ed europea, intesa come un universo musicale in continuo cambiamento. Superjazz è la proposta autunnale che vedrà alternarsi sul palco nelle giornate del 7, 18, 28 ottobre e 4 novembre importanti artisti nazionali ed internazionali.

La rassegna prende il via venerdì 7 ottobre con il concerto di Jamie Saft a presentare l’ultima creazione “Sunshine Seas” composta con il suo New Zion Trio (RareNoise Records), che prevede inoltre una straordinaria collaborazione con il superjazz04percussionista Cyro Baptista. Il trio nei lavori precedenti è riuscito a coniugare in modo semplice e lineare la relazione tra linguaggi diversi, a partire dall’incontro tra raggae, dub e jazz, riuscendo a creare un suono unico, potente nella sua espressività. Il trio è composto da Jamie Saft (tastiere e chitarra), Brad Jones (basso), Ben Perowsky (batteria) con l’aggiunta di Cyro Baptista (percussioni). Ogni singolo artista ha collaborato con numerosi altri musicisti, tra cui i Beastie Boys, Sting, Ornette Coleman e Brian Eno. Il 18 ottobre la scena sarà invece occupata dall’Uri Caine Trio, composto da Caine (pianoforte), da Mark Helias (contrabbasso) e da Clarence Penn (batteria). In questi anni Caine, che ha all’attivo 25 album, è riuscito a definire architetture sonore complesse, stratificate, attraverso rivisitazioni visionarie dei repertori classici (dalle Variazioni Goldberg di Bach alle composizioni di Gustav Mahler) e jazz (da Monk a Hancock). Nel confronto di musicalità diverse, è riuscito a far interagire spazi sonori distanti da quelli tradizionali, per esempio nell’elettronica o nel rock. Insieme a Caine si presenta anche Mark Helias, uno dei più celebri contrabbassisti e compositori con all’attivo più di tre decadi di concerti. Dal 1984 ad oggi ha pubblicato più di dodici album e il suo trio, “Open Loose”, con Tony Malaby e Tom Rainey, è uno dei più richiesti nella scena di New York. Alla batteria Clarence Penn è uno dei batteristi jazz più impegnati del momento. Appare in più di 300 dischi, riuscendo a spaziare con facilità e straordinario eclettismo in diversi tipi di jazz.

superjazz02La sera del 28 ottobre il trio Hobby Horse (Dan Kinzelman, Joe Rehmer, Stefano Tamborrino), la cui musica riesce a spaziare da atmosfere free jazz a momenti di musica elettronica, saliranno sul palco proponendo al pubblico ibridazioni musicali e improvvisazioni suggestive. Il loro repertorio spazia da Thelonious Monk, a Robert Wyatt, fino all’aggiunta di brani tratti dal cantastorie Tom Waits. Il gruppo ha progressivamente sviluppato un suono delicato, dalle sottili venature melodiche, ma al contempo carico di energia. L’ultimo progetto musicale, “Rocketdine”, è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico e della critica, ancora una volta, come nel passato. Si tratta di un disco pregno di atmosfere oscure, a tratti tenebrose, in cui improvvisazione e composizione si dispiegano in un discorso ricco, profondo: un’esperienza unica nel suo genere. La quarta edizione di Superjazz si conclude la sera del 4 novembre con due musicisti pugliesi, Casarano & Signorile, insieme nel quartetto Locomotive. Il sassofonista Raffaele Casarano si è esibito insieme ad artisti di grande prestigio, tra i quali Paolo Fresu, Gian Maria Testa, Philip Catherine, Buena Vista Social Club, Javier Girotto, Mark Soskin, Benjamin Henocq, Nguyen Le, Yuri Goulbev, Roberto Ottaviano, Gianluca Petrella, Patrizia Conte e molti altri. L’incontro del giovane pianista Mirko Signorile con il sassofonista Gaetano Partipilo è stato invece determinante per la sua attività artistica, dandogli la possibilità di suonare con importanti artisti stranieri (Rosalia De Souza, Dave Liebaman, Greg Osby, Dave Binney, solo per citarne alcuni). La collaborazione iniziata con il disco “Noè” nel 2013, per la “Tuk Music” di Paolo Fresu, prosegue anche dal vivo, sfruttando il sostrato musicale del duo, privilegiando dimensioni riflessive, personali, sempre intense. Si aggiunge poi l’appassionante progetto “Medina”, pubblicato un anno fa (“Tuk Music”), che si presenta come un quadro sonoro fatto di chiaroscuri e richiami alle terre rosse del sud. Un viaggio musicale che esplora con spirito creativo, curiosità ed emotività un linguaggio musicale libero.

Serena Antinucci 14/09/2016

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