In questa primavera di timida rinascita, il primo evento a confermare artisti e date estive, è stato quello storico di Ferrara, nato nel 1996 e giunto quest’anno alla sua XXV edizione. Dopo lo stop dell’anno scorso, l’emozione di tornare finalmente ad avere degli appuntamenti certi per la musica live, riporta con sé quell’odore di estate, fatto di entusiasmo, di vita e di scalette dei festival.
Se l’Italia è spesso criticata per la mancanza di spazi consoni e attrezzati per i concerti, a differenza dei suoi vicini europei, e se i tour di molti artisti non vanno oltre La Manica, l’estate cambia le cose, e il Belpaese sfrutta al massimo il suo ottimo clima e le sue location d’arte, per compensare le carenze dell’inverno.
Appuntamenti storici come l’Umbria Jazz o il Mi Ami del Circolo Magnolia di Milano, e altri più recenti come l’Half Die Festival sui tetti di Roma, tornano nei prossimi mesi con programmi fitti ed interessanti, un’ottima colonna sonora per un ritorno alla normalità.
In questo 2021 traballante, Ferrara Sotto le Stelle ha il coraggio di fare le cose in grande e di cambiare location, che si sposta da Piazza Castello al parco cittadino Massari, e di trasformarsi in un boutique festival di cinque giorni consecutivi, dal 30 giugno al 4 luglio, strizzando un occhio al green e alla sostenibilità.
La line up guarda alla contemporaneità e alle sonorità ricercate: si parte con Iosonouncane, cantautore dalle atmosfere elettroniche, che presenterà finalmente il suo album Ira, dopo un tour rimandato di ben 2 anni. Il 1 luglio è il turno degli Shame, per la prima volta in Italia, band di South London della nuova corrente britannica di post-punk (Idles, Fountain Dc), che dopo il successo di Songs of Praise, è tornata a gennaio con l’album Drunk Tank Pink. Stesso giorno i Massimo Volume, storico gruppo alternativo italiano, che si esibirà nella sua unica data estiva.
Venerdì 2 luglio è la serata de La Rappresentate di lista, band autodefinitasi “queer”, fresca di successo a Sanremo e in tour con il nuovo album My Mamma. Il 3 invece è di scena il rap con Mecna, pseudonimo di Corrado Grilli, cantautore e grafico, già collaboratore di Ghemon.
Domenica 4 luglio chiude il festival Venerus, giovane ed estroso artista milanese difficile da etichettare, un po’ nu soul, un po’ compositore da accademia, un po’ pop, un po’ psichedelico e stralunato come i suoi look.
Ferrara Sotto le Stelle, che in passato aveva dato il palco ad artisti come Bob Dylan, Lou Reed, Sonic Youth, Battiato, Radiohead, Pixies, Afterhours, Mercury Rev, si conferma un festival attento a captare i suoni della contemporaneità e la musica di qualità, da quella più popolare, fino a quella veramente di nicchia, adatto ai gusti eclettici di tutti gli appassionati.
Elisa Macci 20/05/2021
I Festival ripartono da “Ferrara Sotto le Stelle”
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