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RomaFF11: “Nocturama”, l'altrove decadente di Bertrand Bonello

“Nel profondo di questa notte artificiale, piccoli occhi nell'oscurità dicono che tutto si sistemerà” da Nocturama, Nick Cave and the Bad Seeds

Esiste un tipo di cinema che va “ascoltato”, opere che attraverso la componente sonora ci colpiscono in svariate direzioni opponendosi e allo stesso tempo decantando la centralità dell'immagine. Il suono è movimento, crea azione, esprimendone dunque il senso a un livello “inferiore”, denso di significati e rimandi. E quando un regista riesce a veicolare il discorso in tal modo allora il film parla una seconda lingua, suggestionando e invitando lo spettatore a ridefinire ciò che osserva.
Il cineasta e compositore francese Bertrand Bonello con “Nocturama”, suo ultimo lavoro presentato alla Festa nell'ambito di Alice nella Città, ha presumibilmente orchestrato il racconto in questa direzione mettendo il pubblico romano di fronte nocturama2a quella che è la paura odierna più grande. Siamo a Parigi e osserviamo sin dall'inizio – e per quasi un'oretta – gli spostamenti di un nutrito gruppo di ragazzi che entra ed esce dalla metropolitana. Appaiono concentratissimi, coordinati al millimetro, scattano foto alle stazioni e gettano via i cellulari nei cassonetti. Ad ogni passo, ad ogni incrocio di sguardi, ad ogni sovraimpressione dell'ora esatta sullo schermo, capiamo l'elaborato piano di questa eterogenea cellula composta da giovani d'estrazione sociale e razza differenti.
La città è sotto assedio, vengono colpiti diversi siti: un grattacielo de La Défense, una sede ministeriale, diverse auto parcheggiate davanti alla Borsa, la statua di Giovanna d'Arco e un banchiere. In un misurato e altrettanto calibrato crescendo di tensione, si potrebbe pensare, a ragione, di guardare il particolare punto di vista di un autore transalpino sul terrorismo: ma è davvero questo il tema di “Nocturama” ?
Scritto nel 2011 e girato nell'estate del 2015, in origine doveva chiamarsi “Paris est une fête” – titolo di certo maggiormente provocatorio – e Bonello, intervistato dopo i fatti di Charlie Hebdo, dichiarò di non voler modificare lo script perché i personaggi non appartengono a nessun movimento politico o religioso. Anzi, gli eventi che lo hanno spinto a girare anticipano inconsapevolmente le modalità degli attacchi avvenuti pochi mesi dopo il 13 novembre.
“Nocturama”, che in seguito è diventato uno slogan in Francia, tenta di instaurare un dialogo mettendo in scena un materiale decisamente complesso, calandosi verso il basso in ricognizione degli strati d'animo, verso quei misteriosi e sotterranei moti della coscienza umana. Soltanto uno di loro, guida per gli altri, sembra mosso da ideali ben precisi, ma lo svolgimento del film ne svela invece la loro natura di (pre)testo, lasciando ampio spazio all'indagine sulle condizioni di vita e la distorta solidarietà che spinge i “ribelli” fino a quel punto.
nocturama3Bonello, autore della colonna sonora e in linea con i canoni del thriller contemporaneo, si affida alla musica elettronica come grimaldello per farsi strada nei sentimenti dei protagonisti, scrutati mentre disegnano passi schizofrenici di una danza eseguita nell'ombra di una piccola stanza. E il cinema recente – si pensi a “The Lobster” di Lanthimos – ha già espresso un parere netto circa la dialettica elettronica-soggetti solitari.
Nella seconda parte della pellicola – complementare alla prima – l'ensemble di neo terroristi si barrica all'interno di un grande magazzino dove intendono trascorrere la notte, laddove la città è in preda al caos e la polizia sulle loro tracce. Ad una prima disamina, questo secondo palcoscenico consente a Bonello di mettere a fuoco l'emblema di una società schiava del materialismo, paradossalmente rifugio antitetico per chi all'opposto ne popola i margini. Ma allo stesso tempo e grazie alla contrapposizione con le strade cittadine sospese nel silenzio, la scena diventa qualcos'altro: un altrove decadente fuori dal tempo in cui arrancano i rimasugli di una collettività disillusa e annichilita dagli errori commessi, che ha ceduto al male ed è incapace di resistere alle tentazioni edonistiche.
In fondo si tratta di adolescenti, anch'essi dominati da un malessere che, nella visione inquietante e disturbante proposta da Bonello, non può che condurli alla rovina. I manichini, muti e immobili, prendono quasi vita, schermi “altri” su cui scorrono realtà fallaci e ricordi sbiaditi. È l'alba di una nuova era, nulla sarà come prima afferma uno degli attentatori. E nessuno può sfuggire al proprio destino, al suono assordante dei fucili, l'ultimo accento di un film singolare e senza dubbio tra i più interessanti passati fin ora alla Festa del Cinema.

“Nocturama”, scritto e diretto da Bertrand Bonello
con Vincent Rottiers, Finnegan Oldfield, Laure Valentinelli, Jamil McCraven
Sezione: Alice nella Città

Vincenzo Verderame 20/10/2016

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