Il 23 maggio del 1992 è tristemente diventato noto come il giorno della “Strage di Capaci”, attentato ordito e realizzato da Cosa Nostra nei pressi dello svincolo autostradale di Capaci appunto, in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e parte della scorta al loro seguito, nello specifico Antonio Montinaro, Rocco Dicilio e Vito Schifani. Da lì a pochissimi mesi, esattamente il 19 luglio dello stesso anno, anche Paolo Borsellino verrà ucciso in via D’Amelio, davanti al palazzo dove viveva la madre.
Il 23 maggio fu l’alba di ciò che sarebbe stata ribattezzata in seguito “La stagione delle bombe del ‘92-‘93”, periodo segnato da una serie di attentati, tramite 
ordigni esplosivi, pianificati dalla Mafia in risposta alle imminenti sentenze e condanne definitive in Cassazione, figlie del Maxiprocesso. Proprio per questo il 23 maggio è stata istituita la “Giornata della Legalità”, nel ricordo di tutti coloro che alla lotta per la legalità sacrificarono la vita. In occasione di tale ricorrenza, e per due giorni, verrà proiettata nelle sale italiane ERA D’ESTATE, film prodotto da Rai Cinema e Fandango sul temporaneo esilio a cui furono costretti Falcone e Borsellino a metà degli anni ‘80.
Nel 1985, infatti, voci insistenti su un possibile attentato ai loro danni costrinsero Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le rispettive famiglie a trasferirsi per un breve periodo all’Asinara, in Sardegna.
Il film racconta proprio quelle giornate nell’isola-bunker sarda, provando a svelare la parte meno pubblica e più intimista dei due giudici siciliani, tra notti insonni, riflessioni e sorrisi, in quella che fu una vera e propria pausa forzata dal lavoro che li avrebbe portati, nel 1986, al primo grado del Maxiprocesso.
Distribuito da 01 Distribution e per la regia di Fiorella Infascitelli, Era D’Estate vedrà Massimo Popolizio nei panni di Giovanni Falcone e Giuseppe Fiorello in quelli di Borsellino, nel cast anche Valeria Solarino (Francesca Morvillo) e Claudia Potenza (Agnese Borsellino).
Il 23 maggio 1992 qualcosa è cambiato nell’immaginario collettivo, forse per un periodo anche nella coscienza civile del nostro paese. Ricordare ciò che è successo, non dimenticare certe storie e certi personaggi, sarebbe un esercizio utile e formativo, da non limitare solo nei giorni in cui cadono le ricorrenze.
Antonino Tarquini 11/05/2016
