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Biografilm Festival: Enrico Rava protagonista della giornata all’insegna del jazz

«Come ci si sente a rivedersi in un film?»
«Ci si vede dal di fuori. A volte ci si vede meglio o peggio di come si crede di essere. Dipende dai giorni... e dal mio narcisismo!»
E domenica 12 giugno, Enrico Rava, lo ricorderà indubbiamente come uno di quei giorni in cui il suo narcisismo ha trovato ottimo nutrimento. Perché la dodicesima edizione del Biografilm Festival di Bologna gli ha donato l’occasione di presenziare all’anteprima mondiale del film a lui dedicato, “Note necessarie”, e di esibirsi in serata sul palco del Bioparco con il New Quartet. Il biopic diretto da Monica Affattato ha infatti raccolto le tappe principali della carriera di uno dei jazzisti italiani più importanti a livello internazionale; attraverso un vertiginoso viaggio nella storia del jazz, il racconto dei luoghi, degli incontri e dei concerti che hanno plasmato la tromba più talentuosa d’Italia, omaggia in realtà la bellezza e Rava01peculiarità dell’intero genere. Oltre a un efficace uso della fotografia e della macchina da presa, la pellicola è arricchita da un continuo susseguirsi di brani che trasportano lo spettatore nel vivo dell’atmosfera raccontata dai protagonisti. Amici e colleghi di Rava, come Franco D’Andrea, Stefano Bollani e Carla Bley hanno donato la loro voce, ripercorrendo il tragitto che li ha visti incrociarsi vicendevolmente nel corso del tempo. Dai primi “esperimenti” degli anni ’60, in cui da Torino a Roma gli scantinati di case e i locali venivano travolti da note e ritmiche mai sentite prima nel Bel Paese, fino ad oggi, dove un’insaziabile ricerca musicale spinge Rava a scoprire e a collaborare con talenti emergenti e non, come il trombonista Gianluca Petrella.

Assieme al chitarrista Francesco Diodati, il batterista Enrico Morello e il contrabbassista Gabriele Evangelista (presenti in sala all’anteprima e parte attiva del documentario) ha dato vita all’Enrico Rava New Quartet con il quale ha inciso nel 2015 “Wilde Dance” (affiancato anche da Petrella), aggiudicandosi il titolo di Gruppo italiano dell’anno nella Top Jazz 2015. Poter ascoltare dal vivo l’energia che solo qualche ora prima “Note Necessarie” ha fatto assaporare in sala, ha permesso ai numerosissimi appassionati (ma non solo) presenti al Bioparco, di sperimentare tutta la grinta e la seduzione di un genere apparentemente oscuro. “La musica dell’anima” si potrebbe definire, poiché quello che sembra legare tra loro compositori provenienti da tutto il mondo è la necessità intima ed essenziale di rendere in suono la propria dimensione interiore. È infatti attraverso l’immediatezza, racconta Rava, che il vero artista trova il modo di conferire al silenzio la stessa importanza della musica, dando vita esclusivamente alle Note Necessarie.

Elena Pelloni 14/06/2016

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