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A lezione di cinema con Paolo Virzì: pazze gioie, backstage e ovisodi

“Questa non è una masterclass, quindi se siete venuti qui con questa speranza rimarrete delusi”: è così che ha simpaticamente esordito Paolo Virzì, affiancato da Giorgio Gosetti direttore della Casa del Cinema di Roma, all'incontro tenutosi il 17 maggio scorso. Lo si sarebbe potuto intitolare “Un pomeriggio con Paolo Virzì”, considerando che la chiacchierata col regista è stata preceduta e seguita dalla proiezione di uno dei suoi film d'esordio (“Ovosodo”) e da quella di uno dei suoi ultimi lavori (“La prima cosa bella”).
Un incontro che in realtà è servito a mostrare al pubblico il backstage de “La pazza gioia”, sua ultima fatica cinematografica presentata in concorso al Festival di Cannes e accolta da fragorosi applausi. Non il dietro le quinte fotografico in mostra masterclasspaolovirzi03alla Casa del Cinema fino al 5 giugno, bensì quello video realizzato dalla giovane cineasta Melania Cacucci, presente in sala e già autrice del video del backstage di “Gomorra” di Garrone.
Un vero e proprio mini-film per mostrare il lavoro del cast tecnico e artistico sui luoghi del set, in giro per la Toscana: da Virzì in persona ai suoi tecnici, da Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti ai loro alter ego Beatrice Morandini Valdirana e Donatella Morelli. Memorabile la maglietta di uno dei cameraman inquadrati, che recava la scritta “Happiness is a complex matter”, a racchiudere lo spirito del film e dell'atmosfera che si dev'essere respirata sul set.
Si è parlato di possibili sequel di suoi film di successo, come lo stesso “Ovosodo” oppure “Ferie d'Agosto”, desiderati da un pubblico di affezionati che vorrebbe magari scoprire cosa fanno ora i personaggi, dopo tanti anni. Il regista toscano, che pur ha ammesso di fantasticare sulle loro vite quando passa per caso in quelle che furono le location, ha però confessato che per ora non vede questo tipo di progetti nel proprio futuro: “Una volta concluso un film, la cosa più bella è che si apre un altro capitolo totalmente nuovo”. Si è discusso dei nomi dei personaggi scelti sempre con attenzione, compresi quelli dei protagonisti di quest'ultimo lungometraggio. Si è analizzata la cura con cui lui e Francesca Archibugi - per la prima volta co-sceneggiatrice con l'amico filmmaker ne “La pazza gioia” - non hanno definito chiaramente le patologie di Beatrice e Donatella, proprio perché non importanti tanto quanto il viaggio che le due donne “pazze” compiono nel corso del film, nella terapia che si forniscono a vicenda. Molto interessante capire, inoltre, da dove nascono i personaggi di Virzì, a chi sono ispirati, a chi lui vorrebbe che somigliassero: "Prendo molto dalla letteratura, poco dal cinema", ha svelato con molta naturalezza il regista, piacevolmente colpito da questa domanda. Ancora una volta, dunque, è il connubio tra le arti a vincere, col cinema che riesce a veicolare grandi emozioni attraverso personaggi dalle radici letterarie.
masterclasspaolovirzi06Non è poi mancata la discussione su un argomento importante e delicato, quello dei cosiddetti OPG, e su quanto sia importante - proprio a questo proposito - la collocazione temporale del film: quando è stato girato, nella primavera 2014, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari non erano ancora stati aboliti. La triste verità è che però la cancellazione di queste strutture non è stata seguita da un piano strutturato di riorganizzazione di queste realtà. La loro scomparsa, così come anni fa con la legge Basaglia, è servita alle Istituzioni esclusivamente per liberarsi di un "problema" difficile da gestire.
Un pomeriggio dal tono amichevole, in cui Virzì ha mostrato quanto non serva autocelebrarsi e quanto il cinema di qualità riesca a farsi pubblicità da solo, contribuendo a rinvigorire la speranza di una ripresa nell'animo di chi ama questo pazzo paese.

Anastasia Griffini, Federico Vascotto 29/05/2016

La recensione de “La pazza gioia” la trovate qui: https://www.recensito.net/index.php?option=com_k2&view=item&id=14901:la-pazza-gioia-il-nuovo-film-di-paolo-virzi-quando-la-psicopatologia-e-un-viaggio-nella-felicita&Itemid=122 

La presentazione della mostra fotografica alla Casa del Cinema qui: https://www.recensito.net/index.php?option=com_k2&view=item&id=14889:il-backstage-de-la-pazza-gioia-in-mostra-alla-casa-del-cinema&Itemid=129 

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