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Tempus Transit, il nuovo disco di Pierluigi Villani

Batterista compositore, Pierluigi Villani suggella con questa sua ultima opera tutta la sua instancabile vena creativa. Avranno infatti conferme certe tutti coloro che negli ultimi anni hanno tenuto d’occhio le opere e le numerosissime collaborazioni di uno tra i batteristi di punta della ultima generazione italiana.In Tempus Transit, primo lavoro pubblicato per Emarcy/Universal, stupisce la capacità performativa di Villani, che lo porta ancora una volta a dimostrare la sua particolare agilità, rara e preziosa tra i batteristi, di gestire l’equilibrio tra energie istintive e razionali. Un musicista capace di dare guida e respiro alle composizioni e alle improvvisazioni totali presenti nel disco.“L’attitudine al rischio, la destrezza e la precisione di disegno tipica di chi ha una multiforme esperienza alle sue spalle, e l’apertura di visione necessaria a declinarne le diverse sfumature”. Così Maria Pia De Vito racconta l’amico e collaboratore, già presente nell’ultimo lavoro della cantante partenopea, Mind the gap (2009), licenziato sempre Universal. Sarà per la culla partenopea o per quella “musicalissima famiglia” – usando un’espressione coniata da Stefano Bollani – che lo vede figlio d’arte, Villani si muove con disinvoltura in un variegato repertorio che spazia dalla tradizione jazz di Hancock con Dolphin dance, alla vena poetica del Nick Drake di Things behind the sun per arrivare fino alla musica leggera della coppia Battisti-Mogol con il classico 29 Settembre.Numerose le collaborazioni presenti in Tempus Transit: il trombettista Luca Aquino (Miglior Nuovo Talento - Top Jazz 2009) firma in piena libertà espressiva audaci linee melodiche, Francesco Villani suggella con il chiaroscuro del pianoforte la linea di sangue con il fratello. Magistrale le voci del sax soprano di Roberto Ottaviano e del sax alto di Gaetano Partipilo. Non ultimi Vincenzo Presta al sax tenore, Antonio Piacentino alla tromba, Giorgio Vendola e Camillo Pace al contrabbasso. Cammeo per la giovane cantante Rossella Antonacci a cui Villani offre la singolare versione del brano in latino dei Carmina che da nome al disco.Villani nasce a Napoli il 17 gennaio del 1971 ed è figlio d'arte. Il padre, Virgilio Villani, è stato attore-cantante-produttore della compagnia del Maestro Roberto De Simone.Inizia prestissimo a studiare di batteria, a soli dodici anni, sotto la guida del M° A. Romano e si diploma in Percussioni, nel 1992, presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Successivamente, nel 2000, si diploma in musica Jazz con il M° Bruno Tommaso presso lo stesso Istituto. Nell'anno 2007 si laurea in musica jazz presso il conservatorio “"N. Piccinni"” di Bari col massimo dei voti. Perfeziona lo studio della batteria con Alfredo Golino e segue seminari con artisti quali, Jack De Johnette, Peter Erskine, Steve Gadd, Danny Gottlieb, Dave Weckl, Steve Smith, Sonny Emory, Greg Bissonette, Vinnie Colaiuta, Roberto Gatto, Christian Mayer. Partecipa al Concorso Internazionale di Baronissi con l'Orchestra Jazz a Majella (J.a.M.), classificandosi al 2° posto. Ancora con l'Orchestra J.a.M., partecipa, in qualità di strumentista ed autore, alla sonorizzazione del film muto Silent Movie di Mel Brooks. Nell'autunno del 2000, collabora, in qualità d'autore ed interprete, al progetto multimediale Memoria Futura di Osa (Divisione Editoriale), su testi dello scrittore Furio Sandrini, di cui è già stato pubblicato il primo volume dal titolo 0-24 Divieto di Sosta.

Ha collaborato con le seguenti formazioni: Magia delle Percussioni, Jazz Reunion, Media Aetas, Napoli ’'91, Solis String Quartet, Nao Band, Poli Opposti.

(Davide Bellalba)

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