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“Supergirl” vola a Roma con le ultime due puntate della serie

All’Isola Tiberina è tempo di supereroi o meglio di supereroine in gonnella e con tanto di piega che neanche il vento a 350 km orari riesce a rovinare. Il 1 luglio alle ore 22.00 sono state proiettate in anteprima a CineLab le ultime due puntate della prima stagione della serie tv “Supergirl”. In onda negli Stati Uniti dal 26 ottobre 2015, questa serie ha ricevuto consensi sia da parte della critica che da parte del pubblico, anche di quello italiano che dal 2 aprile 2016 lo segue ogni sabato su Premium Action.
Kara Zor-El, ancora tredicenne, viene mandata sulla Terra per non soccombere alla distruzione del suo pianeta d’origine Krypton e raggiungere il cugino Superman. Ad accoglierla sarà la famiglia Danvers che la tratterà come una figlia. La ragazza tiene nascosti i poteri fino a quando all’età di ventiquattro anni un incidente la costringe a sfruttarli per una buona causa. In compagnia della sorella adottiva Alex, agente per l’organizzazione segreta DEO, difenderà la propria supergirl02città, National City, dalla criminalità, così come la Terra dagli attacchi alieni. Nel frattempo indossando un paio di occhiali “clarkiani”, Kara conduce una vita normale come assistente di Cat Grant, la fondatrice della CatCo Worldwide Media.
Nelle due ultime puntate, intitolate “Myriad” e “L’ultimo sacrificio”, National City è bloccata dall’incantesimo di un programma per il controllo della mente ideato da Non e Astra, i malvagi zii di Supergirl. I cittadini agiscono all’unisono come automi privi del libero arbitrio. Kara è così costretta a vedere i propri amici ridotti a delle macchine, mentre Non, insieme alla malefica Indigo, vorrebbe vendicare la perdita della moglie Astra avvenuta per mano della nipote...
Nonostante le difficoltà per le donne (super) dotate di emergere e farsi valere, “Supergirl” tira fuori dalla manica più di un asso. Vanta, infatti, tra i suoi creatori, Greg Berlanti, già noto per lavori di successo come “Arrow” e “The Flash”. Da non trascurare, inoltre, la presenza tra gli attori di volti familiari agli spettatori; da Melissa Benoist (Kara), una delle interpreti di “Glee”, a Chyler Leigh (Alex), uno dei camici bianchi di “Grey’s Anatomy”, senza dimenticare Calista Flockhart (Cat Grant), la storica protagonista di “Ally McBeal”. Non mancano una buona dose di tensione, di acrobatici combattimenti e di aforismi sulla bontà umana, sulla pace e sulla speranza.
Ma quando appare per la prima volta la cugina di uno dei personaggi più amati del fumetto? Nasce nel 1959 dalla creatività dello scrittore Otto Binder e dal talento dell’illustratore Al Plastino. I due collaborano per dare vita a una ragazza, che come il suo super parente, è capace di spostare oggetti molto più pesanti di lei e soprattutto di volare. Dalla sua comparsa, questa “timidona” dal pugno indistruttibile ha subito adattamenti e rivisitazioni più o meno fortunate sul piccolo e grande schermo. Perché se è vero che il giovanissimo telefilm statunitense è decollato senza problemi, è impossibile non citare il flop “Supergirl. La ragazza d’acciaio”. Nella pellicola del 1984, tra l’altro, la supereroina della DC Comics era interpretata da Helen Slater, che oggi nella serie recita il ruolo di Eliza Danvers, madre adottiva di Kara.
Per questa “Supergirl” vincente, invece, non resta che attendere la seconda stagione.

Elisabetta Rizzo 04/07/2016

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