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SKAM Italia: vale la pena vedere non il solito teen drama

Skam è una parola norvegese che significa “vergogna”. È un termine che è entrato ormai nel gergo comune delle serie TV Netflix. La causa è SKAM Italia, remake della webserie per adolescenti uscita in Norvegia nel 2015 e arrivata in Italia nel 2018.

Attenzione, non si tratta del solito teen drama masticato e rimasticato. Merita una possibilità.

Roma: la città eterna è lo sfondo delle vicende, avventure e disavventure quotidiane, di un gruppo di amici e amiche che frequentano gli ultimi anni di liceo. Punto di forza della serie è la scelta di focalizzare ogni stagione, nello specifico, su un personaggio diverso, che vive, affronta e supera situazioni difficili, motivo di skam, vergogna, appunto. Ricorda vagamente I Liceali che noi nostalgici, figli degli anni 90, abbiamo tanto amato.

Protagonista del primo capitolo è Eva (Ludovica Martino) alle prese con una macchinosa relazione. Il secondo capitolo, forse il più coinvolgente, si concentra su Martino (Federico Cesari), gentile ed estroverso, che esplora la sua sessualità, comprendendo il potere della confidenza con gli amici e vivendo una storia d’amore complice con Niccolò (Rocco Fasano), ragazzo difficile, ma dolce.

skam italia anima gemellaLa terza stagione sposta l’obiettivo su Eleonora (Benedetta Gargari), adolescente intelligente ed introversa, che cade vittima di pedopornografia.

Infine, la quarta parte, appena uscita su Netflix, illumina Sana (Beatrice Bruschi), una ragazza musulmana di origini tunisine che vive con serenità la propria religione, ma deve affrontare le difficoltà dovute alla mancanza di confronto con le amiche.

Insomma, vale la pena dare un’occhiata a SKAM Italia, anche se si è superata da un pezzo la soglia dei teen. Oltre la delicatezza delle tematiche affrontate, il livello di recitazione discreta dei giovani interpreti è un punto a favore. Anche le scelte musicali sono efficaci: sottofondi di che colorano la narrazione romana della giusta tinta. Gli episodi sono brevi e, come le ciliegie, uno tira l’altro: il piacevole rischio è quello di ritrovarsi in una vera e propria maratona, terminando l'intera serie TV in pochi giorni.

Skam non scivola mai in scene stucchevoli e patinate. Sono storie verosimili, costellate di momenti di profondo sconforto e vie d’uscita basate sul dialogo, la forza del dialogo. Senza troppe pretese SKAM Italia si rivela tempo non perso, e lascia un segno dentro, abbattendo pregiudizi, stereotipi, il muro del silenzio e trasmettendo la bellezza delle diversità.


Ne vale la pena, veramente.


Camilla Giordano, 22/05/2020

 

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