Dal 9 novembre è disponibile sul servizio on demand di Tim la miniserie di otto puntate “Flesh and Bone”, che si inserisce nella scia de “Il cigno nero” e mostra il lato oscuro di una disciplina tanto eterea per gli occhi di chi guarda, quanto tremenda e faticosa per chi la pratica.
Essere una ballerina di danza classica, all’interno di una compagnia, non è tutto tutù, chignon e punte, ma dolori muscolari perpetui, unghie che si staccano e una costante e alienante invidia tra compagne.
Protagonista Claire, una giovane ragazze che scappa da Pittsburgh e dalla famiglia per andare a New York e cercare di entrare nell’American Ballet Company.
Così innocente e naïve, tanto da meritarsi il soprannome di Bambi dalla sua coinquilina, Claire non solo entrerà nella compagnia, ma sembra aver tutte le carte in regola per diventare la stella, il fiore da portare all’occhiello grazie al quale le casse dell’American Ballet riceveranno molti finanziamenti.
Per rendere ancora più credibile la storia, la creatrice Moira Walley-Beckett ha deciso di reclutare come personaggi veri ballerini che fossero in grado di recitare. Come ha dichiarato alla conferenza stampa di presentazione della serie “Non volevo fingere, non volevo avere controfigure o attori che sapessero un po’ ballare e un po’ recitare volevo ballerini e volevo essere in grado di mettere la telecamera ovunque. Volevo vederli sudare, sanguinare, soffrire. Così ci siamo avventurati in una ricerca internazionale estenuante per i personaggi principali.”
E così nel cast sono finiti Sarah Hay (la protagonista Claire) solista al Semperoper Ballet di Dresda, Sascha Radetsky (Ross), primo ballerino al Dutch National Ballet, e Irina Dvorovenko (l’antagonista principale Kiira), prima ballerina all’American Ballet Theatre.
La storia di Claire, che dove affrontare le invidie delle compagne e la presenza ingombrante di un passato poco sereno, viene aperta da una sigla sublime dove una ballerina danza spargendo, ad ogni salto e piroette, polvere color rosso sangue in un ambiente bianco asettico.
“Flesh and Bone” si aggiunge alla già lunga lista di progetti sul mondo della danza, ma non per questo resterà indifferente agli amanti del genere e agli spettatori in cerca di intrattenimento.
Angela Parolin 15/11/2015