Il mondo delle serie televisive ha già un grande debito verso il fumetto: basti pensare a “The Walking Dead”, scritto da Robert Kirkman che adesso ha dato ai suoi fan più di un motivo per essere felici. In onda dal 3 giugno si vedrà infatti sugli schermi “Outcast”, tratta dal fumetto di Kirkman e da lui sceneggiata e che ha già debuttato sulla pagina Facebook della FOX per una diretta streaming. La serie tratta di Kyle Barnes, interpretato da Patrick Fugit, un reietto autoesiliatosi dalla società a causa delle continue possessioni demoniache che hanno assillato la sua famiglie per anni. La serie, ancor prima del debutto, è stata rinnovata per una seconda stagione.
A farle compagnie ci pensa “Preacher” in onda dal 22 maggio, anche questa tratta dal fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon e sviluppata per la AMC da Evan Goldberg e Seth Rogen. Sembra non ci sia serie più adatta per i dissacranti Goldberg e Rogen, dato che “Preacher” tratta di Jesse Custer (Dominic Cooper), un predicatore texano posseduto da Genesis, un essere nato dall’unione di un angelo e un demone. I due insieme partono per un viaggio per trovare letteralmente Dio e sfidarlo, poiché Genesis è in grado di competere con la potenza divina. Un mix di esagerata violenza, ironia religiosa e un ambientazione profondamente western. La serie a fumetti è considerata un cult dagli appassionati e la serie tv sembra avere tutte le intenzioni di rispettare il suo stile splatter e fortemente ironico.
Due serie molto simili per temi, entrambe con un enorme carica di aspettativa, dato che l’obiettivo neanche tanto velato è cercare di doppiare il successo della fortunatissima “The Walking Dead”. La fortunata riscoperta del fumetto ha portato delle conseguenze anche in Italia: nel 2012 era uscito un trailer interessante per una serie targata Sky di “Diabolik”, il grande Re del Terrore nato dalla penna delle sorelle Giussani negli anni ’60. Il progetto sembra essere rimasto bloccato, sebbene Sky non ha dato notizia di una definitiva cancellazione. Speriamo che non avvenga e che anche l’Italia possa vantare una trasposizione televisiva di tutto rispetto e dimenticare quell’orrendo “Dylan Dog” made in USA che ha massacrato il nostro amatissimo indagatore dell’incubo.
Giuseppe Cassarà 29/05/2016