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“L'Italia in fiction”: il meglio della fiction italiana del 2015

La fine dell'anno è ormai arrivata e come da tradizione abbondano le classifiche su tutto quello che ha caratterizzato questo 2015. Non poteva quindi mancare anche una classifica delle migliori fiction italiane che hanno fatto compagnia ai telespettatori durante questo anno.
Nel 2015 sia Mediaset sia la Rai hanno proposto varie novità e attesi ritorni, non deludendo le aspettative dei loro pubblici ma la sorpresa maggiore sono state le fiction realizzate e andate in onda su Sky che, con le sue narrazioni, è riuscito a conquistare un pubblico più indirizzato verso le serie americane.
Su Rai 1 Michele Riondino nei panni de “Il giovane Montalbano” ha retto il confronto con Luca Zingaretti, storico protagonista della fiction “Il Commissario Montalbano”. Alle prese con omicidi e casi da risolvere, oltre che con la sua storia d'amore con Livia (Sarah Felberbaum), il giovane commissario, nato dalla penna del maestro Camilleri, ha conquistato il pubblico.
Anche la seconda stagione di “Braccialetti Rossi” è stato un grande successo per Rai 1: attraverso le vicende dei piccoli malati (Leo, Davide, Cris, Vale, Toni, Nina) la fiction prodotta dalla Palomar è riuscita a regalare grande emozioni e tante lacrime, tenendo il pubblico col fiato sospeso, soprattuto quando il gruppo è stato sul punto di sfaldarsi.
La terza edizione di “Una grande famiglia”, prodotta da Magnolia per Rai Fiction, ha continuato a narrare le vicende della famiglia Rengoni. Dopo aver archiviato il mistero sul ritorno del figlio maggiore Edoardo, finalmente un evento felice: il matrimonio fra Laura e Leonardo. Nel corso della serie non sono mancati altri momenti lieti, come l'ampliamento dell'azienda di famiglia ma anche nuovi misteri, a cominciare dalla comparsa di Claudia Manetti, figlia biologica di Eleonora Rengoni, che ha portato scompiglio nell'intera famiglia.
Ci sono state poi fiction rientranti nel genere “storico” che hanno conquistato il cuore del pubblico di Rai 1: è il caso de “La dama velata”, melò in costume ambientato alla fine del secolo scorso, che narrava delle vicende di Clara Grandi (Miriam Leone), dama velata, aristocratica dallo spirito moderno, costretta in un matrimonio combinato con il conte Guido Fossà (Lino Guanciale). O il caso del più recente “Il paradiso delle signore”, fiction ispirata all'omonimo romanzo di Émile Zola “Al paradiso delle signore”. Tutta la storia ruota intorno all'omonimo magazzino elegante e all'avanguardia e a Teresa, giovane ragazza che decide di scappare dalla triste realtà del suo paese d'origine alla volta di Milano, dove partecipa alla nuova selezione delle "Veneri", ossia le giovani e avvenenti commesse del negozio guidate dalla rigida Clara Mantovani, dalla quale viene ingiustamente bocciata per l'eccessiva lontananza dal mondo finto che contraddistingue il negozio. Prima di lasciare il luogo, viene notata dall'intuitivo pubblicitario Vittorio Conti che, affascinato dalla ragazza, prende in considerazione il consiglio di avvicinare maggiormente il negozio al popolo. Così Teresa diventa una delle nuove Veneri, insieme a Lucia, Anna e Silvana, con le quali condividerà le giornate tra difficoltà, gioie e imprevisti. Teresa si distinguerà per spirito d'intraprendenza e solarità, conquistando a poco a poco il cuore e la fiducia di tutti.
Un altro esempio di ottima fiction italiana di questo 2015 è rappresentata da “È arrivata la felicità”, una sorta di “Modern family” all’italiana. I protagonisti Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi si sono trovati alle prese con amori inaspettati, famiglie allargate, equivoci e colpi di scena, in una riuscita serie corale, capace di intrecciare storie e linguaggi diversi con ironia e grande stile.
Su canale 5 invece ha prevalso il genere poliziesco con “Squadra Antimafia 7”, in cui la Squadra Duomo della fiction ha regalato numerosi colpi di scena e svolte clamorose, mantenendo alto l'interesse dei fan soprattutto nei confronti del vicequestore Calcaterra (Marco Bocci), che alla fine della settima stagione ha abbandonato la serie. In sostituzione, è arrivato il nuovo vicequestore Davide Tempofosco (Giovanni Scifoni), aiutato dall'esperta d’informatica e finanza Anna Cantalupo (Daniela Marra). Nonostante l’addio della maggior parte dei volti storici della serie, il pubblico è rimasto fedele tanto che la produzione Tao Due ha dato il via alle riprese dell’ottava stagione.
Un po' thriller psicologico, un po' mistery, “Il bosco” prodotto dalla Tao Due di Pietro Valsecchi, è incentrato sulla storia di Nina (Giulia Michelini) e la ricerca di sua madre, vista per l'ultima volta in un bosco di una cittadina di provincia. Nella sua ricerca, Nina sarà aiutata da un ex carcerato Alex Corso (Claudio Gioè). Tra azione, investigazione e sentimenti, numerosi omicidi e misteri saranno affrontati dai protagonisti.
Per Sky, dopo “Romanzo criminale-La serie” e “Gomorra”, è stato l'anno di “1992”, serie che in versione romanzata ha raccontato le vicende che hanno portato alla cosiddetta Tangentopoli, uno dei periodi bui della storia italiana.
La vita di sei persone comuni si intreccia dunque con il terremoto politico, civile e del costume innescato dalla maxi-inchiesta Mani Pulite. Obiettivo del pool guidato da Antonio Di Pietro, affiancato dall'agente di polizia giudiziaria Luca Pastore (Domenico Diele), è quello di portare a galla la verità sul sistema di corruzione e tangenti. Molte saranno le ricadute di quest'indagine sulla vita di altri personaggi: gli affari del famoso industriale Michele Mainaghi vengono colpiti dalle vicende politiche, con conseguenze anche sulla vita della figlia Bibi Mainaghi (Tea Falco); Leonardo Notte (Stefano Accorsi), pubblicitario di successo di Publitalia '80, in seguito agli eventi di Tangentopoli cerca di mantenere saldo il controllo sulla sua impresa; Veronica Castello (Miriam Leone), un'aspirante showgirl decisa a diventare una celebrità della televisione, anche a costo di vendere il proprio corpo. Creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, da un'idea di Stefano Accorsi, “1992” è stata definita una delle migliori serie europee degli ultimi anni, il prototipo per lanciare un nuovo trend per la serialità italiana.
Prodotta anch'essa dalla Wildside come “1992”, è andata in onda sempre su Sky la seconda stagione di "In Treatment", serie tv italiana incentrata sullo psicoterapeuta Giovanni Mari (Sergio Castellitto) e le sue settimanali sedute con i pazienti. Dal lunedì al giovedì riceve i pazienti, il venerdì diventa lui stesso paziente e si sottopone a sedute con l'amica e mentore Anna, per far fronte alla difficile situazione familiare.
Ora dovremo aspettare l'arrivo del nuovo anno per scoprire cosa le reti hanno in programma per il pubblico televisivo italiano.

Krizia Ricupero 31/12/2015

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