Il 18 marzo debutterà su Netflix la nuova stagione di "Daredevil", vero e proprio fenomeno televisivo del 2015, la cui prima serie è stata acclamata da pubblico e critica per aver portato i personaggi della Marvel a un livello fino ad oggi mai sperimentato. Il critico Mark Hughes su "Forbes" l'ha definita “una delle più grandi storie di supereroi mai fatte. I primi due episodi avrebbero potuto essere distribuiti al cinema come un unico film con solo un paio di ritocchi'.
Le possibilità offerte dalla rinascita delle serie televisive globali hanno permesso a Netflix di approfondire i personaggi e le dinamiche come nessun film della Marvel o della DC era riuscito prima, superando nettamente "Arrow" anche grazie all'innegabile fascino del giustiziere cieco (da sempre uno dei personaggi più amati dal pubblico statunitense).
Con la seconda stagione verranno introdotti nuovi personaggi: la ninja Elektra (già portata per due volte sul grande schermo da Jennifer Garner) e soprattutto uno degli eroi più importanti della Marvel degli ultimi 15 anni: The Punisher.
Fiore all'occhiello di Garth Ennis (autore considerato tra i migliori della sua generazione) The Punisher rappresenta da sempre un incubo per ogni produttore cinematografico. Portato per ben tre volte sul grande schermo, il personaggio rappresenta forse l'unico caso di un eroe dei fumetti che non è mai riuscito a replicare sul grande schermo il suo successo editoriale.
Per la nuova stagione la produzione ha deciso di ingaggiare il poliedrico e tenebroso Jon Bernthal, che ha raggiunto la notorietà internazionale grazie alla partecipazione a "The Walking Dead", "Fury" e "The Wolf of Wall Street".
Spetterà a lui ora il compito di riuscire dove Dolph Lungdren, Thomas Jane e Ray Stevenson hanno fallito: far rivivere in modo convincente il vigilante più famoso della storia dei fumetti.
Frank Castle (il vero nome di The Punisher) è da sempre uno dei personaggi più controversi e discussi del mondo Marvel. Ex membro delle forze speciali dei Marines, vede la famiglia sterminata sotto i suoi occhi a Central Park, capitata accidentalmente in mezzo a una sparatoria tra malavitosi; da quel momento Frank Castle diventa The Punisher, vigilante che (al contrario di Daredevil) ha come unico obiettivo l'eliminazione fisica dei criminali. Egli è allo stesso tempo giudice, giuria e boia.
Armato di un arsenale da far impallidire Rambo, Frank Castle è spesso entrato in conflitto con l'eroe cieco creato da Stan Lee nel 1964, proprio per il suo mantra nell'esercitare la giustizia: solo uccidendo i criminali si possa cambiare realmente le cose. Garth Ennis rese il personaggio ricco di sfaccettature e humor nero, rendendolo una sorta di personificazione del concetto della violenza nella società americana moderna.
L'attore, in un'intervista a "Comic Book Resources" ha dichiarato di voler dar vita “ad un personaggio che vive in un mondo di oscurità profonda, come nessun altro prima di lui. Non chiede mai scusa, non confida nelle mezze misure poiché crede fermamente in tutto quello che sta facendo”.
Rimane ora da capire se basterà la sua interpretazione a colmare le oggettive differenze fisiche che distanziano l'attore classe 1976 dal colosso che Steve Dillon ha disegnato e reso celebre in tutto il mondo.
Su questo ne sapremo di più dal 18 marzo, quando il vigilante con il teschio sul petto farà il suo ingresso nel mondo di Daredevil. Per ora si può solo dire che il nuovo trailer ha raggiunto quasi i 6 milioni di visualizzazioni su Youtube; non male come inizio.
Giulio Zoppello 28/02/2016