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Alla 29ª Edizione di MilanOltre al Teatro Elfo Puccini è di scena “Au temps où les Arabes dansaient…”

Il 25 settembre in prima nazionale per “Francia in scena”, il coreografo franco/tunisino Radhouane El Meddeb e la sua Compagnie de Soi, nella cornice del Teatro Elfo Puccini, nell’ambito della 29ª Edizione del Festival MilanOltre, hanno presentato “Au Temps Où Les Arabes Dansaient…”, un tributo all’Arabia degli anni d’oro, quella del cinema degli anni 40 ai 70 in uno spettacolo - danza coraggioso, per soli quattro interpreti maschili. Ciascuno, con stili diversi e personalissimi, racconta la danza dai primordi ai giorni nostri, in un percorso in crescendo.
Originariamente pensato per un progetto di cabaret, col susseguirsi di varie vicende politiche, il concept di questa coreografia si è mosso su passi più radicali, proprio perché a Radhouane El Meddeb risultava difficile mettere in scena un pezzo da cabaret per celebrare un’Arcadia scomparsa. Gli arabi, difatti, hanno vissuto a lungo i ritmi dei film degli anni '40, '50, '60 e '70, fatti di magia ed atmosfere fittizie.
Gli attori hanno cantato, ballato, sui grandi schermi delle sale cinematografiche e nei programmi televisivi per le famiglie. Senza giudicare e senza alcun veto, hanno guardato la realtà brillante, dei protagonisti della commedia, seguendo i loro drammi e le loro emozioni, cantandone le canzoni. Ed ecco che la danza del ventre prende il sopravento nel momento cruciale del film o spettacolo, come se ne fosse il perno. Il ventre e l’ombelico rappresentavano il punto dove si incrociavano sguardi sedotti. Ma quelli, sembra volerci dire, il coreografo, sono anni lontani. La realtà oggi è un’altra, in quell’ombelico, strano oggetto del desiderio, sembra preannunciarsi il vortice del caos, dello scompiglio socio-politico, la violenza è entrata prepotentemente in quel mondo finto, a sancire la fine di un’epoca di illusioni. E “Au temps où les Arabes dansaient…” vuole essere la proiezione lontana ed un pizzico nostalgica di quei canti e balli, espressa nell’esplosione di corpo e anima.
Il ritmo è incalzante e tiene desta l’attenzione del pubblico. Come corpi ebbri, le 4 presenze maschili ondeggiano, quasi con la sensualità di un corpo femminile e peccaminoso. Ed è proprio con questa inversione di ruoli che Radhouane El Meddeb risulta provocatorio, audace ed istintivo. D’altra parte Radhouane El Meddeb, ballerino e coreografo, ha mosso i primi passi nella danza orientale, raccogliendo intorno a sé un gruppo di uomini. E in “Au temps où les arabes dansaient…”, i quattro protagonisti danzatori, appaiono felicemente assillati dal cinema arabo degli anni '50 e '70. Uno spettacolo originale, conturbante e provocatorio, dove lo spettatore assiste alla rottura degli schemi della danza tradizionale.

Au temps où les Arabes dansaient…
LA COMPAGNIE DE SOI/RADHOUANE EL MEDDEB

concept e coreografia Radhouane El Meddeb
interpreti Youness Aboulakoul, Philippe Lebhar, Rémi Leblanc-Messager, Arthur Perole
scene Annie Tolleter
luci Xavier Lazarini
video Cécile Perraut in collaborazione con Feriel Ben Mahmoud
; suoni Stéphane Gomberti

Adele Labbate 28/09/2015

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