Cybercrime: con questo termine viene indicato quell’evento caratterizzato da un uso illegale della tecnologia informatica per commettere uno o più crimini, come lo sfruttamento illecito della rete Internet o la violazione dei sistemi informativi di sicurezza nazionale di un Paese. Globalmente, dal 2011 ad oggi, i settori più colpiti sono la geopolitica, la finanza e i privati cittadini, con un incremento del fenomeno del 240% negli ultimi sei anni e una quintuplicazione dei costi generati da tali attività. Infatti, secondo l’ultimo Rapporto Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), solo in Italia si è toccata quota 10 miliardi di euro di danni da cybercrime.
Per contrastare la minaccia crescente, ogni Stato o struttura sovranazionale sta adottando diverse risoluzioni di cybersecurity da applicare in vari campi. Per quanto riguarda il settore della finanza e dell’economia, in Italia, il 19 aprile di quest’anno, è stato firmato un protocollo per la prevenzione di crimini informatici volto a tutelare l’infrastruttura informatica e la piattaforma di e-procurement (“approvvigionamento elettronico, ossia acquisto di beni e servizi online) delle società del Ministero dell’Economia. I firmatari, ovvero il Capo della Polizia Franco Gabrielli e Cristiano Cannarsa, l’amministratore delegato di Consip (società per azioni che opera a servizio esclusivo della Pubblica Amministrazione, secondo direttive ricevute dall’unico azionista di maggioranza, ossia il MEF), hanno stipulato tale accordo attuando un decreto del Ministero dell’Interno del gennaio 2008, il quale individuava le infrastrutture critiche di interesse nazionale da tenere sotto controllo. Alla firma erano, inoltre, presenti il direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Roberto Sgalla e il direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Nunzia Ciardi.
L’obiettivo è trovare e attuare procedure di intervento condivise e scambiare informazioni utili per prevenire e contrastare attacchi informatici, come il cyberterrorismo o il cybercrime, che potrebbero avere come bersaglio la Consip, che ogni giorno gestisce centinaia di dati provenienti dalle pubbliche amministrazioni, supportandole nello svolgimento delle loro funzioni istituzionali e fornendo loro strumenti e competenze per gestire i propri acquisti di beni e servizi.
Ad analizzare e segnalare eventuali emergenze e minacce sarà il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) della Polizia Postale e delle Comunicazioni, a cui è affidato anche il compito di identificare l’origine degli attacchi e gestire le situazioni di crisi in sistema di comunicazione reciproca.
Chiara Ragosta 14/05/2018