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Al Lanificio159 Cimini live: le verità celate tra le corde di un animo gentile

Mag 17

"E adesso che è sabato sera / Vuoi ballare su un pianeta / Sta tranquilla che non ci vedrà nessuno": rintocca come fosse un orologio scandito al secondo nelle voci provenienti dal giovanissimo pubblico che il 10 maggio 2018 assisteva, partecipe e sognante, al concerto di Cimini al Lanificio159, rigorosamente organizzato da Spaghetti Unplugged.
Una folla di ragazze e ragazzi (nessuno escluso anche per tutte le età) hanno atteso il giovane calabrese, oramai bolognese acquisito, sulle note dei suoi colleghi contemporanei, mentre luci intermittenti illuminavano un cartellone significativo e simbolico riposto in un angolo con la seguente dicitura: “la legge di Murphy è più forte di me”. Una frase apparentemente semplice, un po’ ironica e suggestiva, proprio come il suo enunciatore. Con questa curiosa affermazione, mesi or sono, i suoi colleghi e amici più cari avevano preannunciato l’uscita del suo primo singolo e l’avvenuto contratto per il primo album ufficiale con la Garrincha Dischi.32765159 1572426836216075 4151515839285166080 n
Il giovane cantautore appare così sulla scena, avvolto in una lucida giacca verde dalla quale sin da subito ammette di non volersi separare. Dopo essersi esibito con un tributo agli Skiantos durante il cadenzale concerto romano della festa dei lavoratori, torna nella Città Eterna per proporre il suo album di esordio, "Ancora Meglio", già in cima alla playlist indie Italia su Spotify, ricco di sonorità orecchiabili ma mai banali, semplici ma mai semplicistiche. È proprio questo il segreto di Federico Cimini: la semplicità. La stessa con cui parla al suo pubblico, la stessa con la quale esordisce spontaneamente tra un brano e l'altro, divenendo un fratello maggiore -o minore- di tutti quelli che accorrono per godere della sua musica d'autore. Lui è così, ancora incredibilmente lontano e distante da ogni pre-costruzione o maschera propria di chi cavalca l’onda del successo e dimentica se stesso dietro i riflettori. Forse è questo ciò di cui abbiamo bisogno: la verità nelle parole sognanti, quelle stesse parole che subito dopo riprecipitano inesorabilmente nel grigiume del mondo; un mondo crudo, nudo, che picchia forte sui denti, descritto con occhi gentili e mani sudate. Cimini viene anticipato da Am-ok, giovane duo acustico composto da Chiara Gianesini e Federico Pellegrini, a seguire Luca Coi Baffi, e subito dopo il cantautore Antonio Frisino.
Cimini alterna con scioltezza brani al piano e alla chitarra, per poi accidentalmente spezzarne una corda. Ciò che avrebbe potuto rappresentare un incidente di percorso imbarazzante si dimostra un simpatico sketch che, inaspettatamente, coinvolge il pubblico permettendo un contatto diretto, velato da ironia e timidezza: una combo vincente. Veniamo completamente travolti durante l'esibizione sentita e commossa di "Nei Treni della Notte", tributo a Frah Quintale, suo amico e collega.
Dall'altra parte, quella di chi ascolta, il tremore e la foga divengono contagiosi, un'esibizione che parla con la voce e con lo sguardo perso tra le mani della malinconia. Cimini condivide e lo fa nel migliore dei modi: con l'onestà intellettuale, una penna notevole, un profilo basso ma mai trasparente.
"La legge di Murphy" in chiusura scatena inesorabilmente i cellulari, issati al cielo ad illuminare lo stesso palco con fotografie, video, cori sentitissimi, divenendo così cornice e manifesto del cantautore, che decide di replicare "Spotless", permettendo ai suoi amici fan di raggiungerlo lì sul palco per cantare insieme lui. Con il suo bagno di folla, un sorriso sincero e un ringraziamento speciale alla città che l'ha ospitato si chiude la più bella ricompensa che un giovane talento possa ricevere: le persone che cantano le proprie parole.

Foto a destra: pagina facebook Spaghetti Unplugged

Giorgia Groccia, Daria Falconi 18/05/2018

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