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Santa Maria delle Grazie dove arte e musica si incontrano

Lug 26

Quando davvero arte e musica si fondono insieme e l'una – per forza – influenza l'altra. È questo il risultato delle due serate musicali in Santa Maria delle Grazie a Milano, organizzate dall'Associazione Musicale Arteviva sotto la guida del Maestro Matteo Baxiu. Senza dubbio, però, i veri protagonisti sono stati il luogo – suggestivo e fascinoso - e i brani proposti. La prima serata ha portato il pubblico all'ascolto della IX Sinfonia in Re minore, Op. 125 di Ludwig van Beethoven. Secondo gli studiosi, quest'ultima sinfonia rende esplicito il messaggio ideologico del compositore tedesco: la gioia è quello slancio vitale e quell'impegno ottimistico che porta a superare i propri egoismi per favorire una fratellanza. Tuttavia, aldilà del Beethoven studiato, esiste un Beethoven ascoltato che veramente suscita nel pubblico questi sentimenti positivi. Sfido, infatti, chiunque a dire il contrario: all'uscita da Santa Maria delle Grazie ci si è sentiti “ricaricati” come se, veramente, si fosse stati investiti da quello stesso slancio di cui gli esperti parlano. Complici di questo stato d'animo il coro Canticum Novum, i quattro solisti e la chiesa stessa. Una ricetta perfetta per sentirsi “in un'altra dimensione” seppure per poche ore.
Nonostanta l'acustica della chiesa non sia troppo felice perchè la cupola può creare delle difficoltà, l'esecuzione è stata impeccabile e coinvolgente: il primo movimento allegro ma non troppo permette di “avvicinarsi” in punta di piedi all'opera che diventa molto vivace nel secondo movimento. Con il terzo momento si arriva all'apice ed è lì che la gioia prende il sopravvento. Non a caso è anche il momento in cui l'orchestra viene affincata dal coro. Ora della fine si percepisce un clima di trionfo nel quale orchestra, coro e solisti - amalgamati alla perfezione – portano necessariamente il pubblico a esplodere in un fragoroso applauso. Stesso successo – anche se in una formula senza coro – nella seconda serata nella quale Arteviva ha proposto il Preludio dell’opera Die Meistersinger von Nürnberg di Richard Wagner e la VI Sinfonia in Si minore, Op. 74 “Patetica” di Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Aprire la serata con il preludio ha significato iniziare in modo solenne. Questa introduzione, infatti, è una marcia gioiosa che porta subito il pubblico in una dimensione di festa. Quando il preludio termina, si dà spazio al secondo momento: la VI Sinfonia. Qui, il clima cambia radicalmente perchè il primo movimento dell'opera è molto lento quasi a voler esprimere un'agonia. Segue un ritmo balzante ed acceso che, però, si smorza rapidamente. È con il secondo movimento che si torna a una “pagina gioiosa” nella quale i toni trionfali hanno il sopravvento. All'apice della marcia, ecco che Tchaikovsky riporta il pubblico a un movimento lento quasi a voler preparere al saluto chi sta all'ascolto. Anche in questo caso, si esce da Santa Maria delle Grazie con la consapevolezza di aver partecipato a una serata di arte vera. Una di quelle serate per cui vale indubbiamente la pena uscire di casa e “viziarsi” con un po' di cultura.

Chiara Rapelli 26/07/19

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