Dopo due anni di studio intensivo e di pratica costante, gli allievi dell’Accademia Teatri Possibili di Milano si esibiscono il 9 giugno presso il Politeatro con La Signorina Else (1924) di Arthur Schnitzler.
L’Associazione Teatri Possibili, fondata nel 1995 dall’attore e regista Corrado d’Elia, è una grande comunità artistica che da anni si occupa di promuovere e diffondere l’arte, gestisce eventi e manifestazioni di interesse culturale, ma soprattutto offre un corso biennale di avviamento alla professione per giovani attori dai 18 ai 28 anni.
La regia dello spettacolo è affidata all’attore, drammaturgo e regista Davide Gasparro, che rielabora in chiave totalmente autentica la novella di Schnitzler, un testo dall’attualità straziante, che racconta la tragica vicenda di una giovane ragazza borghese di fine ‘800, costretta a scendere a compromessi estremi per salvare la sua famiglia dalla povertà e dall’umiliazione.
Il monologo interiore di Else viene però destrutturato e affidato a un gruppo di attrici neodiplomate (Celeste Carones, Irene Consonni, Martina Dal Piva, Marialaura Treviso e Greta Violetta), che libere di muoversi in uno spazio asettico e astratto, mettono in luce quanto sia ricca, variopinta e controversa la vita intima di ciascuno di noi.
«Quello che si è cercato di fare è di affidare quel fiume di parole a cinque giovani interpreti» spiega Davide Gasparro, «suddividendo, per così dire, quel magma in altrettante parti e trovandone il corpo. Si assiste così a una sorta di “operazione a cervello aperto” dei ricordi di Else, a metà strada tra il sogno e la veglia, tra la verità e le bugie, i fatti e le auto-proiezioni».
Il lavoro di Gasparro sul testo di Schnitzler ci lascia così, con delle domande in sospeso: ma chi abbiamo davanti? Tante Else, una sola, nessuna? La storia è inventata o reale, è un ricordo o un sogno? E noi, oggi, cosa saremmo disposti a fare per salvare le persone a cui teniamo di più?
Barbara Berardi, 29/05/2024