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Milano: ''Mozart e Salieri'' in scena al teatro Out Off fino all''8 marzo

"Mozart e Salieri", scritto da Alberto Oliva e Mino Manni, in scena fino all'8 marzo al teatro Out Off di Milano è uno spettacolo che racconta un duello a colpi di musica; c'è chi nelle note si perderà realizzando qualcosa di geniale e chi invece sarà dominato dall'invidia e dall'incapacità di sopportare un'ingiustizia divina. E' il racconto di un viaggio negli abissi dell'animo umano; Salieri scopre la fragilità del proprio io che nasce dalla consapevolezza di non possedere quel genio che rende unico Mozart ma non trova la forza di superare la propria inadeguatezza e preferisce eliminarne la prova piuttosto che  imparare a conviverci. Questo spettacolo si inserisce perfettamente in un lavoro iniziato qualche anno fa da i Demoni sui grandi autori russi dell'Ottocento; Oliva e Manni partono da una delle piccole tragedie di Puskin nella quale Salieri, guidato dall'invidia, avvelena Mozart per poi aprire il testo a varie suggestioni da "ll soccombente" di Bernhard alle lettere e i libretti delle opere di Mozart e in particolare del Flauto Magico.

Il racconto parte dall'incontro tra questi due musicisti che condividono un amore incondizionato verso la musica ma che lo vivono in maniera molto diversa. Per Salieri la musica è tutto; ha deciso di dedicarsi completamente a lei, senza riserve, rinunciando a tutto il resto per poter raggiungere con il sacrificio e il lavoro il massimo risultato possibile, è quasi un "sacerdote"; Mozart invece vive inconsapevolmente questo suo dono, i suoi lavori sono frutto dell'ispirazione, non c'è fatica, impegno, sacrificio, solo passione e necessità che con leggerezza lui traduce in note e opere che lasciano senza fiato. Per Salieri tutto questo è inaccettabile; si sente tradito da Dio perché lui è consapevole del fatto che non potrà mai raggiungere la genialità di Mozart e questo per lui è un'ingiustizia, visto i suoi sacrifici e la mediocrità di Mozart uomo. Per questo deciderà di farsi giustizia da solo; Salieri non può accettare di vivere il suo discreto successo a corte, sapendo che non potrà mai essere il più grande.

Mino Manni e Davide Palla si consegnano ai loro personaggi; il primo porta in scena un Salieri bruciante di invidia, consapevole della propria bravura ma anche dei propri limiti e per questo deciso a farsi giustizia da solo, dato che non può aspettarsi una giustizia divina, dalla quale si sente tradito. Davide Palla è assolutamente sorprendente nel ruolo di Mozart; riesce a far vivere, attraverso un interessante lavoro sulla gestualità corporale, l'inadeguatezza dell'uomo che splende nel momento in cui compone, quando la musica diventa qualcosa di straordinario, di ineguagliabile, quando attraverso le note finalmente riesce a comunicare la sua vera anima; quella che nella vita quotidiana è semplice mediocrità, quando compone, tutto diventa vibrante estasi.

La regia di Alberto Oliva è attenta e presente; con decisione traccia le linee guida dalle quali poi i due interpreti spiccano il volo per far respirare i loro due personaggi e renderli così fragilmente e umanamente veri. Francesca Barattini crea una scena perfettamente in sintonia con il respiro dello spettacolo; molto interessante la presenza della musica visivamente in scena e quello spazio che racchiude i due personaggi costringendoli a un confronto costante che spinge Salieri in un vortice di sentimenti dal quale viene risucchiato.

La parte musicale, terza protagonista dello spettacolo, è stata curata da Ivan Bert che ha scelto di indagare i suoni nascosti delle sonorità esotiche degli strumenti di lavoro nella composizione del "Flauto Magico"    per arrivare a scoprire suoni concreti prodotti da scalpelli, mazze, livelli, senza dimenticare la musica originale di Mozart la cui universalità e unicità attraversa i secoli.

Completano il cast tecnico Marco Ferrara che firma i costumi e Alessandro Tinelli, light designer.

Lo spettacolo in alcune date sarà preceduto da incontri introduttivi rivolti al pubblico con esperti, docenti e musicisti: il 25 febbraio alle 20.45 incontro con Ambrogio Borsani "Scrittore, docente universitario, viaggiatore”  ; il 26 febbraio ore 20.45 incontro con Riccardo Ceni, Musicologo, compositore, direttore d’orchestra; il 28 febbraio alle  19.30   Così san tutti! -  Cabaret Mozartiano di Convivio d’Arte; il 4 marzo  alle 20.45 incontro con Giulia Accornero, Musicologa; chiude la serie di incontri il  7 marzo alle  20.45  Ivan Bert e G.U.P. che suoneranno dal vivo brani dello spettacolo.

 

(Tamara Malleo)

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