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"Medea": 17 artisti, raccontano il mito tra astuzia e furbizia

Dal 5 maggio, al 30 settembre, all’Antico Mercato di Siracusa, si terrà la mostra “Medea”, il cui curatore Demetrio Paparoni, renderà omaggio alla figura mitologica della maga, attraverso l’esposizione di varie opere di 17 artisti.
Medea, l’icona tragica della condizione femminile, vendicativa nei confronti dell’amato Giasone e madre assassina, rivive negli spazi espositivi di una città, come Siracusa, intimamente legata ai miti classici.
Amore e morte, razionalità e passione, si intrecciano e tessono un collegamento delle 17 menti artistiche che, con i loro lavori realizzati proprio per l’occasione, rendono la leggenda più attuale che mai, attraverso stili e linguaggi differenti tra loro.
Prodotta dall’amministrazione comunale di Siracusa ed organizzata dall’associazione culturale “Aditus”, Medea sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo, edito dalla “Skira”, una tra le più grandi case editrici in Europa, che comprende inoltre un ampio repertorio iconografico di opere del passato, incentrate sul mito della maga passionale, con immagini di Artemisia Gentileschi, Anselm Feuerbach, George Romney, Paul Cezanne.
Tra gli artisti presenti nell’esposizione possiamo ricordare: Chiara Calore, Daniel Pitin, Vera Portatadino, Nicola Samorì, Wang Guangyi, Yue Minjun. Artisti del nostro tempo, provenienti da aree diverse del mondo, tra cui Italia, Nord Europa e Cina.
Chi si ritroverà lì, ad osservare e contemplare la mostra, riuscirà a percepire la protagonista, come una donna fortemente determinata, preda delle sue passioni che, la porteranno a privarsi dei suoi stessi amori.
In una terra, come la Sicilia, marchiata dalla infamia della mafia, questa mostra può aiutarci a comprendere la determinazione verso la civiltà e la razionalità, senza far sì che gli istinti più primordiali prendano il sopravvento.

Isabella Berardi  03/05/2023

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