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Con “Fiorello presenta: Fiorello!”, il Rosario nazionale sbarca al TAM

Lo showman siciliano torna in teatro dopo cinque anni di assenza con “Fiorello presenta: Fiorello!”, scritto con Francesco Bozzi, Pigi Montebelli e Federico Taddia, è uno spettacolo che si definisce “imprevedibile” perché, da come si presenta, non sarà mai uguale ogni sera, neanche per il suo stesso protagonista. Un talento che è sempre stato vulcanico,quello di Fiorello, come quello del mago dal cui cappello non si sa mai cosa salta fuori.
Il 19, 20,21,22 e 25, 26, 27, 28 maggio 2022 alle ore 21.00 il Teatro Arcimboldi di Milano diventerà il circo delle gag, delle imitazioni (tra le tante si ricordano, leggendarie, quelle di Berlusconi o di Briatore a “Viva radio due”), dell’ironia su usi e costumi degli italiani, di ospiti inediti e inaspettate sortite dell’istrione, che ogni sera plasma il proprio copione con uno spirito sempre nuovo. Da segnalare che il ricavato della serata del 28 maggio sarà devoluto alla Fondazione Francesca Rava - NPH Italia Onlus, in prima linea per l’aiuto all’infanzia in condizioni di disagio, in Italia e nel mondo.
Dalla radio al teatro, passando per la televisione e il web, Fiorello è sempre stato un mattatore. Dalla confidenza col pubblico e dall’amore con cui esso lo ricambia, emerge la sua radice forte di intrattenitore che si è formato nei villaggi turistici, a contatto con platee di tutti i tipi. I titoli dei vari spettacoli nel tempo dicono molto della sua irrefrenabilità: Stasera paghi te! (2001-2003), Fiore, nessuno e centomila (2003-2004), Volevo fare il ballerino… (2005-2007), Volevo fare il ballerino ... e non solo! (2007), Fiorello Show (2009-2010), Buon Varietà (2011), L'ora del Rosario (2015-2016). Anche qui, come di consueto, ad affiancarlo ci sarà una band di musicisti che di volta in volta lo supporterà nelle improvvisazioni, gli farà da spalla o da accompagnamento, non mancheranno insomma numeri canori.
Rimane da sperare che la leggerezza e il buonumore del Rosario nazionale possano per un momento mettere tra parentesi i tempi oscuri della guerra e la difficoltà di ripresa dalla pandemia.

           
Elena Palazzi  26/05/2022

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