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Presentata la seconda edizione di CastellinAria – Festival di Teatro Pop

Dal 3 al 10 agosto torna nella suggestiva cornice del Castello Cantelmo di Alvito (FR) CastellinAria – Festival di Teatro Pop, ideato e promosso dalla Compagnia Habitas grazie al patrocinio del Comune di Alvito, della Provincia di Frosinone e di ATCL Lazio.
Il festival, giunto alla seconda edizione, ha conquistato un importante attestato di valore su scala nazionale, arrivando finalista al Premio TOC (Teatro di Origine Certificata) nato in seno al Tavolo Etico di C.Re.S.Co - Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, che riconosce, con gratitudine, l’impegno che strutture che operano nel settore dello spettacolo dal vivo profondono nel loro lavoro.
Dopo il successo dello scorso anno, l’edizione 2019 intitolata “Segnali di fumo” conferma la sua vocazione al dialogo con il paesaggio che l’accoglie, terreno fertile di eccellenze agricole ed enogastronomiche, di cui rispetta e valorizza la peculiare natura, genuina e antica, per proporre un osservatorio aperto e privilegiato sui linguaggi performativi e sulle drammaturgie contemporanee lontano dai rumori della metropoli.
Otto giorni di festival con Spettacoli serali, Laboratori, Concerti, AperinAria, Attività extra, che vedono partecipi artisti internazionali, nazionali e locali, gruppi e solisti musicali, pubblico e maestranze della Val di Comino.

CastellinAria - Festival di Teatro Pop è un progetto articolato, che, in pieno spirito degno del suo nome, prende forma dal basso, dalla terra, che feconda e da cui si lascia contaminare per elevarsi “in aria”, dialogando con le associazioni e le realtà attive sul territorio: Giuliano Fabi - Città del Sole, Campanari di Alvito, Cavalieri dei Tratturi, Castelletto, Aedo Studio, Rise Hub, “Vivere Musica”, MAST - Officina delle Arti, Maura Giallatini in collaborazione con la Fattoria Didattica - Le Case Marceglie, il Coro Gospel; generando incontri attraverso la partecipazione della dramaturg e studiosa Renata M. Molinari e del gruppo di ricerca artistica Dynamis; portando il teatro all’aria aperta, con Francesco Montanari e Alessandro Bardani, Compagnia Barletti/Waas, Ivano Capocciama, Paola Iacobone, Evoè Teatro, Rueda Teatro, Gloria Iacopini e Giulietta Vacis, Lidelab, Zoé Bernabéu e Lorenzo Covello; e tanta musica sotto le stelle, con Giacomo Toni, NME, Möbius Strip, Enrica Di Nucci, Matutateatro, Francesco Rina & Andrea Agostini, Iamseek, CarbonAir.HD bardani montanari

CastellinAria - Festival di Teatro Pop “Segnali di fumo” è un invito all’ascolto attraverso lo sguardo e alla parola attraverso il silenzio. Un incoraggiante sprone rivolto alle giovani generazioni, a provocare oggi scintille di Teatro che possano accendere i falò della società del domani, quei «Segnali che lanciano sogni. Segnali che diventano segni», come dichiara il Manifesto poetico dell’edizione 2019. Per questo motivo, “Segnali di fumo”, accanto alla primigenia missione di CastellinAria, cioè quella di valorizzare il territorio della Val di Comino attraverso la nuova drammaturgia e lo spettacolo dal vivo mettendo in comunicazione aziende agricole e vinicole con la musica e il teatro per amalgamare insieme cultura, arte e sapori, sviluppa una seconda e parallela vocazione, improntata all’integrazione culturale, alla solidarietà umana e al rispetto delle diversità, passando anche, ma non solo, attraverso la formazione, che anche quest’anno occupa uno spazio importante all’interno del festival e rispecchia a sua volta, accostando e talvolta intersecando le altre attività e gli spettacoli in scena, una pluralità di forme che disegnano una mappatura esaustiva della nostra contemporaneità.

«La direzione artistica, lo dice la parola stessa, è un moto a luogo, un “andare verso” – ha dichiarato Niccolò Matcovich, affiancato da Livia Antonelli e Chiara Aquaro con cui dal 2016 fa parte della Compagnia Habitas – ; quindi, prima di essere tutto ciò che concerne l’organizzazione, dunque qualcosa di tecnico, è un “atto di creazione”. Questo è il motivo per cui realizzare CastellinAria fa sì che noi, che fuori da CastellinAria siamo drammaturghi, registi e attori, possiamo sentirci creativi e creatori molto prima di essere organizzatori».
Elemento di continuità tra la prima e la seconda edizione è l’apertura del festival in compagnia di un ospite di punta. L’anno scorso, Giorgio Colangeli. Quest’anno, la prima compagnia a esibirsi sul palco all’aperto incorniciato dalle suggestive rovine del Castello Cantelmo è invece il duo artistico composto da Francesco Montanari e Alessandro Bardani, in scena con “La più meglio gioventù” (3 agosto), divertente reading che rappresenta il lato più leggero e dissacrante dell’eclettica scrittura di Montanari e Bardani.

Rispetto alla precedente edizione si registrano anche alcune importanti novità che attestano la crescita del progetto.
La manifestazione si apre infatti a una collaborazione con PAV e Fabulamundi - Playwriting Europe, ospitando per la prima volta una compagnia internazionale. Arriva, così, la Compagnia Barletti/Waas con “Tristezza & Malinconia o il più solo solissimo George di tutti i tempi” (4 agosto), un progetto di e con Lea Barletti e Werner Waas, e con Simona Senzacqua. Una coproduzione Compagnia Barletti/Waas nell’ambito di Fabulamundi – Playwriting Europe con AREA 06 e ItzBerlin e.V.o, di cui hanno curato la traduzione Lea Barletti e Werner Waas con il sostegno del Goethe-Institut. Lo spettacolo è un vero e proprio elogio della depressione, un “depressivo divertissement” che ritrae la comune apatia tutta contemporanea dell’essere e il disincanto dell’uomo di fronte alla sua innata precarietà.
Degli otto spettacoli serali in programma durante la seconda edizione di CastellinAria - Festival di Teatro Pop, due vanno in scena in prima assoluta. Si tratta di “Viziami, un canto d’amore” (5 agosto) scritto e diretto da Ivano Capocciama e di “Trilogia - tre atti di vita” (8 agosto) di Evoè Teatro.
Ivano Capocciama, artista originario della Val di Comino, l’anno scorso tra i fautori di CastellinAria, di cui ha co-curato la direzione artistica insieme alla Compagnia Habitas, quest’anno fa ritorno nelle sue vesti abituali di attore, autore e regista, affiancato sul palco da Gabriele De Ritis, per “Viziami, un canto d’amore”, spettacolo che si preannuncia dal forte carattere performativo, racconto di un viaggio all'interno di un cuore afflitto e in cerca di redenzione.
“Trilogia - tre atti di vita” di Evoè Teatro, da un’idea drammaturgica di Paolo Grossi, attore appena trentenne formatosi alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e, tra gli altri, con Carmelo Rifici, César Brie, Abbondanza/Bertoni e Alessandro Serra, è il primo progetto artistico che vede coinvolto Grossi non in qualità di attore, bensì di drammaturgo e regista. Un trittico crudele che analizza con precisione tre diverse situazioni di vita quotidiana, per sondare il rapporto della sincerità con la finzione nelle sue variopinte sfaccettature.

Non mancano poi i laboratori, le attività extra e i concerti. Una proposta valida e variegata da non perdere.

Maresa Palmacci 05-06-2019

 

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