Muore oggi Laura Antonelli, una delle più celebri bellezze del cinema italiano, a causa di un infarto. Si spegne, dopo anni bui segnati da problemi con la droga e la giustizia, uno dei volti più importanti del cinema erotico del nostro paese, che ha lavorato con molti registi illustri: da Mauro Bolognini a Ettore Scola, da Mario Bava a Dino Risi.
Nata a Pola, in Croazia (all'epoca città istriana), nel 1941, Laura Antonaz (questo il suo vero nome) si è trasferita con la famiglia a Napoli in seguito alla perdita dell'Istria, a causa della sconfitta dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale. La sua apparizione sul grande schermo è ne Il Magnifico Cornuto (1964), brillante commedia di Antonio Pietrangeli, con Ugo Tognazzi e Claudia Cardinale (oltre che un Gianmaria Volontè in uno dei suoi pochissimi ruoli non politicamente impegnati), in cui recita una parte minore. Il successo arriva nove anni dopo, nel 1973, con due celebri pellicole come Malizia, di Salvatore Samperi, e Sessomatto, del maestro Dino Risi. Da più di vent'anni aveva abbandonato il mondo del cinema, tra problemi di droga, processi legali e diverse vicissitudine, tra le quali il ricovero al Centro d'igiene mentale di Civitavecchia. A trovarla morta, in casa sua, è stata la domestica. Aveva lasciato un biglietto, in cui chiedeva, in caso di morte, di chiamare suo fratello Claudio, gli attori Lino Banfi (da sempre suo grande amico), Claudia Koll e il prete della cittadina sul litorale laziale in cui viveva, Ladispoli.
Daniele Zennaro 22/06/2015
Addio a Laura Antonelli
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