Un’artista internazionale arricchisce ulteriormente l’ampio programma musicale della 68esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Si tratta di Arushi Jain, cantante, musicista, produttrice e conduttrice radiofonica, che si esibirà con un inedito live set la sera di venerdì 4 luglio, a partire dalle ore 23, presso il Palazzo Collicola.
L’appuntamento sarà l’occasione per presentare al pubblico il suo ultimo album, Delight, uscito lo scorso anno e acclamato da Pitchfork, The Fader e The Guardian per la capacità di fondere le sonorità dell’elettronica sperimentale degli anni ‘80 con le melodie raffinate della musica classica indiana.
Infatti, la cantante di origini indiane è riuscita a far convergere la sua passione per la musica con i suoi studi in informatica svolti negli Stati Uniti, dando origine a un linguaggio personale e distintivo che fonda elettronica modulare alla tradizione musicale indiana.
Un sound che diviene espressione organica del suo gusto personale e che tiene conto anche delle sue influenze musicali che spaziano dai grandi maestri della musica classica indiana, come Ustad Z.M. Dagar, Sharan Rani, Shiv Kumar Sharma, a innovatori come Sheila Chandra, Terry Riley, Laurie Spiegel, fino a figure contemporanee come Coil, Squarepusher, Donato Dozzy e Alva Noto.
Oggi divisa tra New Delhi e New York, Arushi Jain custodisce l’essenza spirituale della sua terra nella sua musica unendo cultura indostana e tradizione raga.
Dal debutto discografico nel 2019, Jain ha conquistato crescente attenzione internazionale, culminata nel 2021 con l’album Under the Lilac Sky, premiato come “Experimental Album of The Year” da Pitchfork e “Global Album of the Month” dal The Guardian.
Il suo disco Delight è un’esplosione sensoriale di suoni; un viaggio oltre i confini che attraversa atmosfere progressive electronic, venature indo-jazz e suggestioni psychedelic folk, sugellate dal suono dei battiti per celebrare l’ascolto di due cuori all’unisono. Questo lavoro, infatti, mira a esplorare la gioia attraverso le melodie e a riflettere sul rapporto tra ascolto e tempo, come l’ora del giorno possa influenzare il modo in cui la musica viene percepita.
Emozioni ma soprattutto sensazioni che la cantante promette di regalare creando un’esperienza immersiva tra tecnologia e arte, una danza astratta e universale che coinvolge cuore, pelle e anima.
Ludovica Belsito 28/05/2025