Curato da Carmen Sabbatini e prodotto da CoopCulture, il nuovo percorso espositivo di Matteo Pugliese si articola in cinquanta opere spalmate in quattro sezioni: Extra Moenia. Contemporaneo, quindi antico; I Custodi. Guardiani della memoria; Scarabei. Custodi della gioia; Pachamama. La Grande Madre e la Sacralità del Femminile.
Corpi che nascono dalle pareti, evocazioni archetipiche, rappresentazioni di una sacralità esistenziale: tutto emerge dalla materia – dal bronzo, dall’argilla, dal legno – lavorata e plasmata per indagare e illustrare il processo artistico, laddove l’intenzione programmatica dell’artista milanese si condensa nel titolo della mostra.
L’installazione Nelle tue mani costituisce il centro dell'allestimento. Ispirata al Cenacolo di Leonardo da Vinci e, quindi, a uno dei momenti simbolici più significativi del cristianesimo, l’opera non presenta altro che mani sprigionate da un muro, attraverso un’operazione di estrema sottrazione, che decostruisce – riducendola a una componente esclusivamente umana e carnale – una dimensione sacrale tipizzata e sedimentata in tutte le sue stratificazioni iconografiche.
Un’operazione tanto più significativa se si considera, in pieno anno giubilare e all’alba del nuovo Conclave, la posizione di Palazzo Merulana: fra la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e la Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, sulla via del pellegrinaggio delle Sette Chiese.
L’occasione per riflettere sul senso del sacro, oggi, attraverso l’arte e le sue materie prime.
Una responsabilità lasciata alle nostre mani.
Ludovica Maja 06/05/2025