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Venti volte Ypsigrock: inizia il countdown per la Woodstock siciliana

Apr 20

Seduti ai tavolini del bar della piazza, coppola e occhiali da sole, i vecchietti di Castelbuono, Sicilia settentrionale, si sono ormai abituati: da vent'anni, per tre giorni d'inizio agosto, il silenzio al quale sono quasi assuefatti si interrompe bruscamente e lascia spazio a una vera e propria invasione di suoni, voci, persone.
Il motivo? Si chiama Ypsigrock, il festival musicale che negli anni si è probabilmente affermato come il più lungimirante evento alternative rock d’Italia, capace di trasformare un piccolo paesino di novemila anime sui monti delle Madonie, in provincia di Palermo, nella Woodstock siciliana.
Complici di questo successo sono la mirata scelta degli ospiti e una location che rappresenta un vero e proprio “ritorno al passato", nel borgo medievale di Castelbuono, "Casale d'Ypsigro", com'era chiamato ai tempi della dominazione bizantina.
Per i due ideatori l'Ypsigrock è ormai come un "figlio": un figlio che dal 1997 hanno visto crescere, sbagliare, correggersi, migliorare. E che quest'anno compirà vent'anni. Durante quei tre giorni li vedi aggirarsi tra la folla, coi visi stanchi di chi ha lavorato mesi e mesi per la riuscita del festival: Gianfranco Raimondo, 39 anni, avvocato, e Vincenzo Barreca, agronomo.
Per i frequentatori, soprattutto per quelli più assidui, Castelbuono si è trasformato in una sorta di seconda casa. Una casa dall'inconfondibile odore di salsiccia arrostita e dall'atmosfera di ritorno al passato. Con Fiasconaro, storico pasticcere, che offre ai passanti fette del panettone più famoso della Sicilia. E con il temporale che si ripropone con cadenza quasi annuale, come se fosse un rito propiziatorio.
Dalla prima edizione, nel lontano 1997, ad oggi, hanno lasciato le proprie impronte sul main stage di piazza Castello artisti del calibro di Blond Redhead, Fugazi, Architecture In Helsinki, Apparat, Editors, Mogwai, Alt-J, The Drums, Sohn, Pere Ubu, Gang Of Four, Caribou, Kula Shaker, Moderat, Belle&Sebastien, Battles, Temples, Metronomy, Notwist e molti altri.
E quest'anno? I nomi finora svelati sono già un buon motivo per segnarsi sul calendario le date del ventesimo Ypsigrock: 4-7 agosto 2016. Si inizierà con i Crystal Castles, da Toronto, insieme alla cantante che ha sostituito la brava e fascinosa Alice Glass (fondatrice del gruppo insieme al polistrumentista Ethan Kath). Da Londra arriveranno in Sicilia i The Vaccines, quartetto indie-rock apprezzato fin dal disco d'esordio (“What Did You Expect from the Vaccines?”, 2011) dagli appassionati del genere portato alla ribalta da gruppi come Strokes e Franz Ferdinand. Ed ecco ancora, sempre dalla capitale britannica, i Daughter, trio alt-pop che, dopo il successo di “If You Leave”, ha lanciato a gennaio il nuovo album, “Not To Disappear”. Co-headliner saranno gli statunitensi Mudhoney - nove album all'attivo e una carriera iniziata nel lontano 1988 - e gli islandesi Kiasmos, duo di techno sperimentale.
Secondo round di ospiti annunciati: le Savages, dark ladies del post-punk capitanate dalla voce androgina di Camille Berthomier, in arte Jehnny Beth; i Giant Sand, considerati gli antesignani del cosiddetto “desert rock” e attivi fin dalla fine degli anni '80 (si dice che lo show all'Ypsig possa essere uno degli ultimi); i Luh, per la prima volta in Italia e in data unica; il supergruppo dei Minor Victories, unione felice tra Stuart Braithwaite dei Mogwai, Rachel Goswell degli Slowdive e Justin Lockey degli Editors, che presenteranno agli “ypsini” il promettente album d'esordio (uscita prevista: 3 giugno). Ancora: Georgia, musicista londinese già batterista dei Kate Tempest, Willis Earl Beal, empatico blues-man chicagoano e, last but not least, il rapper londinese Loyle Carner.
E la precisazione “more TBA” (to be annunced), che segue alla line-up già nota, fa ben sperare in ulteriori sorprese.
Dall'anno scorso c'è un terzo palco, oltre al Castello Stage e all' Ypsi & Love Stage (nel chiostro di San Francesco): è quello dedicato a Stefano Cuzzocrea, una delle penne più originali e creative del panorama del giornalismo musicale italiano, scomparso il 13 aprile 2015. Il simbolo del Cuzzocrea Stage è un paio di baffi stilizzati, simili a quelli che portava lui.

Marta Gentilucci 20/04/2016

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