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Il mare e l’Ossigeno: al Parco della Musica Iskra Menarini e il suo disco nel segno di Lucio

Mar 07

Da quattro anni a questa parte quella che va dalla fine di febbraio ai primi di marzo è per tutti la settimana di Lucio Dalla. Il giorno del compleanno e quello della scomparsa, avvenuta nel 2012 in un hotel di Montreaux, diventano occasione di sacrosante celebrazioni, ricordi appassionati, boccate d’aria fresca. Ben vengano dunque serate come quella del 4 marzo scorso all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove Iskra Menarini, storica vocalist dell'omino piccolo così, ha presentato il nuovo disco “Ossigeno”.
“Tutti ricordano dov'erano e cosa facevano quando hanno saputo della morte di Lucio, e questo dimostra quanto sia importante per ognuno di noi”. È il fulcro del ricordo accorato, elegante e sincero di Pupi Avanti, intervenuto in una serata il cui incasso è stato devoluto a “Never give up”, Onlus per la prevenzione e il trattamento dei Disturbi della Nutrizione. Lucio Dalla era – è – un factotum, uno degli acini più pregiati del nostro vigneto, una boccata d’ossigeno nel marasma di quell'enorme sfasciacarrozze che è la contemporaneità. A proposito di “Ossigeno”, il nuovo disco di Iskra combina i suoni più disparati, dai ritmi tribali confezionati da batteria e pelli all'elettronica di tastiere e sound-design, sino a sfociare nel rock e nelle folgoranti ballate di Lucio, riadattate in un progetto al quale hanno collaborato Morandi e Banfi – che inviano un video-saluto come Curreri – Renato Zero, Andrea Mingardi, Stefano Di Battista e tanti altri. Sotto le redini dello speaker della Nazionale Italiana Cantanti Gigi Zini, l'evento è scivolato via piacevolmente tra simpatici aneddoti – come quando Lucio rubò i Cinque Lire, divenuti poi Stadio, a Iskra, o come quando lui e Pupi Avati andarono in gita a Barcellona – e toccanti dediche, come quella di Attilio Fontana, che ha cantato la sua “Il mare è famoso”... “perché per me Lucio è il mare”. E la mente non può non andare a quel verso di “Come è profondo il mare”, “Il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare non lo puoi recintare”.
“Ossigeno” rappresenta per Iskra uno svezzamento sofferto ma doveroso dalla mano di Dalla dopo 24 anni di amicizia, una nuova vita artistica e spirituale, una strada forse più irta di ostacoli – lei stessa non fatica ad ammetterlo sul palco – ma sempre nel segno di Lucio. E il pubblico romano non ha fatto mancare il proprio supporto all’artista franco-modenese – vedi balletto finale su “Attenti al lupo” – preferendo la sua musica al big match Roma-Fiorentina.
Forse grazie a Iskra e alla settimana che va dalla fine di febbraio ai primi di marzo, ci renderemo sempre più conto che, nel marasma di questo enorme sfasciacarrozze, la boccata di Ossigeno è proprio Lucio.

Daniele Sidonio 08/03/2016

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