Con una conferenza stampa, tenuta il 7 maggio presso la sede Rai di Viale Mazzini, il ministro dell’istruzione Stefania Giannini e il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto hanno sottoscritto un protocollo d’intesa tra il MIUR (Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca) e la stessa Rai. Un progetto che si pone come obiettivo quello di integrare gli sforzi del Ministero con una programmazione della televisione pubblica che si riconnetta con quella vasta fascia di pubblico giovanile che la Rai vuole riconquistare. Si tratta non soltanto di un intervento da parte della Rai sulla fiction, ma di un cambiamento che avrà modo di influire su tutta la programmazione. In particolare, si punterà al recupero dell’immenso patrimonio storico di cui la Rai è custode, ossia le Teche Rai, per metterle a disposizione delle scuole. “Le Teche – dichiara Dall’Orto - non sono una proprietà privata della Rai ma un patrimonio di questo Paese di cui noi siamo solo i custodi. All’interno di quelle Teche si trova la storia d’Italia vista dalla televisione e sono uno strumento indispensabile per i giovani per comprendere il loro paese e il loro mondo”.
Una particolare attenzione si darà al digitale: in un mondo sempre più frammentato, la Rai sente la necessità di comprendere, come tutti, quale sia il suo ruolo all’interno della società italiana. “Questo ruolo - continua Dall’Orto - non può non essere parallelo a quello del Ministero, perché la libertà di una persona si misura in base alla conoscenza che possiede e che è libero di ottenere. In questo senso la collaborazione della Rai con il MIUR mira a preparare i giovani al futuro attraverso una conoscenza del passato. Lo stesso Isaac Newton – conclude il direttore generale - ha pronunciato la famosa frase “se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle dei giganti”. Ciò che abbiamo il dovere di fare è essere dei buoni giganti per i nostri giovani”.
Si unisce il ministro Giannini che sottolinea ancora una volta come questa sintonia di intenti tra Rai e MIUR serva a fornire ai cittadini contenuti più complessi, come è richiesto dai tempi. “L’istruzione – osserva il ministro – può davvero salvare il mondo; questa collaborazione può fare miracoli sia sul piano dell’istruzione sia su quello della civiltà. Siamo veramente in grado di dare un contributo al miglioramento della società italiana”.
Giuseppe Cassarà 07/06/16
